La penna degli Altri 10/12/2014 08:21
La Champions in una notte
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Entrare in una delle sedici palline che ruoteranno lunedì prossimo nel gran galà di Nyon. È la missione-Champions della Roma, che passa per i 90 minuti di stasera in un Olimpico vestito a festa con quasi 60mila spettatori.
«È come una finale» dice Rudi Garcia per presentare la sfida al Manchester City. La squadra degli sceicchi, campione d’Inghilterra e favorita alla vigilia insieme al Bayern Monaco per il passaggio del turno. Ma le cinque partite precedenti del girone, compresa la sfida d’andata all’Etihad, hanno detto tutt’altro.
La Roma avrà la certezza di staccare il pass per gli ottavi di Champions (dove non arriva dal 2011) solo battendo il City. Può bastare anche un pareggio 0-0 (se il Cska non fa l’impresa), mentre con qualsiasi altro punteggio servirebbe un pari anche a Monaco. «Non avremo altra scelta che giocare per vincere - ordina l’allenatore francese - saremo artefici del nostro destino solo così perchè non sappiamo cosa può succedere nell’altra partita. C'è un unico scenario per noi: attaccare e cercare di segnare un gol in più del City».
Il pareggio col Sassuolo ha dato un altro brutto colpo alle certezze giallorosse, Rudi è finito di nuovo tra gli imputati per il turnover esagerato ma vive la vigilia di Champions con apparente serenità. Perché in fondo, come ricorda lui stesso, «di norma a questo punto dovremmo essere fuori dai giochi: siamo nel girone più difficile di tutta la coppa, uscivamo dalla quarta fascia mentre loro sono campioni d'Inghilterra, ma grazie alla nostra qualità abbiamo questa opportunità e ce la dobbiamo giocare. Sarà eccezionale se vinciamo, ma puntiamo all'exploit e vogliamo qualificarci ».
Lo vuole il tecnico, lo desidera la società: il passaggio del turno vale circa 15 milioni in più tra bonus, diritti tv e incasso al botteghino, mentre finire nell’Europa League dei «poveri» o restare fuori da tutto non sarebbe una grande notizia per i conti da sottoporre all’esame dell’Uefa.
Vista l’importanza dell’appuntamento, Garcia ha tenuto a riposo cinque titolari sabato scorso, rischiando anche su stesso. «I ragazzi hanno un feeling speciale fra di loro - prova a glissare Rudi - e chiunque giochi si ritrova in campo. Tutti sono pronti per un impegno simile, alcuni hanno più esperienza in Champions ma ritengo che ognuno può aiutare la Roma a qualificarsi».
L’aspetto psicologico farà la differenza oltre a quello tattico. Garcia l’ha preparata mostrando ai suoi la gara dell’andata e le ultime esibizioni del City che non potrà disporre dei due pezzi pregiati Yayà Tourè e Aguero, ma a leggere i nomi di quelli presenti stasera fa paura lo stesso. «Dobbiamo restare concentrati sul nostro gioco - aggiunge l’allenatore - e sull'intensità che metteremo in campo. Sappiamo che sarà difficile, ma sono sicuro che ce la possiamo fare. Sarà una partita dove dovremo usare la testa, non basterà giocare al 100%, sarà anche una partita tattica. Passare il turno sarebbe il coronamento del lavoro quotidiano».
Da Totti a Keita, da Maicon a a Gervinho, Garcia si affida ai trascinatori della Roma per centrare l’impresa. L’attaccante ivoriano sede al suo fianco, ha bisogno del traduttore per capire le domande ma ha le idee chiare su cosa dovrà fare stasera in campo. « Spero di essere all'altezza di partite così importanti - dice Gervinho - per me non è scontato essere schierato dall'inizio, lavoro duro come e più degli altri per continuare a meritarmi la fiducia del mister. Col City è una partita speciale ma allo stesso tempo come le altre. Il nostro obiettivo è andare avanti e centrare la qualificazione».
Come ormai consuetudine per le gare infrasettimanali, la squadra ha dormito all’hotel Aldovrandi ai Parioli e da lì raggiungerà lo stadio in poco tempo evitando il traffico della città. «Troveremo un Olimpico di fuoco» ricorda Garcia. Dalla tribuna lo guarderà anche il ct azzurro Conte, mezza Europa sarà sintonizzata in televisione. Sarà una notte indimenticabile. Comunque vada.