La penna degli Altri 22/12/2014 11:33
Il Punto del Lunedì - Caputi, Crosetti, Sconcerti
Il pareggio 2-2 tra Inter e Lazio ha decretato la fine dell'anno solare 2014 del campionato di Serie A. La Roma sabato ha raccolto un solo punto contro il Milan, riportandosi a meno 3 dalla Juve che giovedì ha battuto 3 a 1 il Cagliari. I giallorossi, così come le altre squadre, sono ora in vacanza e torneranno ad allenarsi il 29.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO - M. CAPUTI
(...) Troppo spesso concentrati sul confronto a tutto campo tra Juventus e Roma, sui limiti del Napoli e i tentativi di risalita di Milan e Inter, si dedica poco tempo a osservare con attenzione cosa accade intorno al mondo delle grandi protagoniste, o presunte tali. La rinascita o la stato di salute del calcio italiano passa e si misura, invece, proprio da lì, dalla provincia. Siamo ancora molto ”convalescenti” però, come già evidenziato settimane fa, ci sono segnali confortanti. Senza le cosiddette big in campo ieri pomeriggio chi ha avuto il piacere di vedere Sampdoria-Udinese e Fiorentina-Empoli in particolare, ma anche Torino-Genoa e Atalanta-Palermo, avrà notato che pure in Italia si possono giocare gare intense, emozionanti e a viso aperto per 90 minuti. A queste squadre e ai propri allenatori va chiesto d’insistere e di provarci sempre, in tutte le partite. Chissà che non sia l’inizio di un positivo cambiamento ”culturale”. Corsa, ritmo, e atteggiamento offensivo in stile europeo, di questo abbiamo bisogno, così come di giovani italiani e, perchè no, anche stranieri in campo. (...)
LA REPUBBLICA - M. CROSETTI
(...) L’anno del calcio si chiude dicendo che ben poco, nella sostanza, sta cambiando. La Juve era e resta la più forte. La Roma era e resta l’unica alternativa, però lontana e forse poco convinta, già sfiduciata. Il Napoli era e resta incompiuto. Le milanesi erano e restano poca cosa. La Fiorentina era e resta sfortunata, con attaccanti sempre malandati. Il livello medio complessivo era e resta mediocre. La nazionale era e resta una specie di incomodo mal tollerato, ed è il motivo per cui Conte potrebbe arrendersi presto. Due sole novità: la Lazio riemersa e le genovesi smaglianti, anche se ieri hanno un po’ frenato. Il nostro calcio ha dato segni di ripresa nelle coppe, con la Juve che rimane in Champions e un’Europa League da gruppo quasi compatto, anche se alla corsa sono finora mancate le vere salite. Di solito, il primo cavalcavia sembra uno Stelvio, staremo a vedere.
IL CORRIERE DELLA SERA - M. SCONCERTI
(...) In Italia intanto cresce bene il Milan. Inzaghi ha trovato un assetto tattico robusto, con Bonaventura che si aggiunge a Honda sulla linea di centrocampo quando il Milan deve recuperare palla, e dà pochi riferimenti all’avversario quando attacca. È un Milan morbido negli ultimi dieci metri, Honda si è un po’ perduto, Torres non è mai arrivato e Ménez non è quel tipo di attaccante, anche se tutto il resto sì. Se davvero ci fosse la possibilità di arrivare a Destro, sarebbe una soluzione ottima, ma attenzione a non emarginare Ménez e Honda. Hanno la leggerezza della classe. Appena li demotivi, li perdi. È comunque diventata una squadra da 3° posto possibile, soprattutto in una stagione in cui vanno tutti piano. (...)