La penna degli Altri 07/12/2014 10:19

Giustizia sportiva allo sbando tra autorizzazioni negate e ritardi

garcia telefono

CORSERA - Il 12 ottobre 1995, la Caf (allora la Cassazione del calcio) aveva cancellato lo stop di una giornata (simulazione) a Francesco Moriero, quando il giocatore aveva già scontato la . Sembrava un record, ma c’è sempre la possibilità di fare peggio. Venerdì sera, si è appreso che è stato deferito per l’utilizzo di sistemi elettronici di comunicazione durante Livorno-Roma, giocata il 25 agosto 2013. Un anno e tre mesi per decidere un semplice deferimento (e per futili motivi) rappresentano un insulto al buonsenso che ha buone possibilità di resistere per decenni. Si può discutere se parlare con un collaboratore tecnico in tribuna sia un reato (la Roma continua a pagare le multe), ma colpisce la lentezza con la quale ormai si muove la giustizia sportiva: un tempo, produceva sentenze anche discutibili, ma aveva il pregio di essere rapida, con tre gradi di giudizio spesso in sette giorni.

Forse è proprio la volontà di temporeggiare o di non decidere che ha spinto la Figc a non autorizzare la querela dell’a.d. della , Marotta, nei confronti del presidente della Lazio, Lotito, che aveva rivolto al dirigente bianconero una frase disgustosa, di carattere personale e non legata a questioni calcistiche. Dalla Figc si sono affannati a spiegare che la multa inflitta a Lotito e alla Lazio (10.000 euro ciascuno) ha chiuso la vicenda; che la «fattispecie è già tutelata dall’ordinamento sportivo»; che il presidente della Lazio aveva patteggiato la sanzione secondo il nuovo codice di giustizia sportiva. La realtà è più semplice di quanto possa apparire leggendo le «pandette» federali: Lotito è il vero dominus del calcio italiano. Ha lavorato 24 ore al giorno per l’elezione di Tavecchio (prima lo aveva fatto per la riconferma di Beretta al vertice della Lega di A); guida il tavolo delle riforme; marca il presidente della Figc a uomo; gode di un’immunità calcistica (in attesa di ottenere quella parlamentare, visto che punta a entrare in politica) che non conosce incrinature. Finché dura. A volte anche i più bravi scivolano. Marotta farebbe bene a portare Lotito in tribunale, anche senza autorizzazione e con il rischio di essere squalificato. Giusto per vedere l’effetto che fa