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La penna degli Altri 05/12/2014 08:25

Collezione Totti. Un gol al Sassuolo per urlare 38

totti spalle numero 10

GASPORT (D. STOPPINI) - Febbre a 38°, febbre vera con un gol al Sassuolo. Adesso è a 37°, è al limite. Ma come non completare l’opera? Perché fermarsi senza togliersi l’ennesimo sfizio: il Sassuolo è l’unica squadra dell’attuale Serie A a cui non ha mai segnato. Quasi una macchia, per uno che in carriera ha segnato a 37 delle 44 squadre affrontate. Per uno che ha lasciato un ricordino in 15 delle 20 regioni d’Italia, con i suoi 237 gol in Serie A. Pare una guida turistica, il capitano della Roma: gli manca giusto l’Abruzzo (con il ). Perché la Val d’Aosta, la Basilicata e il Molise sono difficili oggettivamente da conteggiare a livello calcistico. E perché il Trentino Alto Adige per il capitano vuol dire al massimo il resort di Merano dove ricarica le pile con la dieta precampionato, o il Cavallino Bianco di Ortisei dove far divertire e Cristian con la neve a Natale. Il resto è (anche) il Sassuolo. È Consigli, al quale non è mai riuscito a far gol, neppure con la maglia dell’Atalanta. È pure una Roma da spingere ancora di più nella rincorsa alla . Stasera con i compagni «guferà» Tevez davanti alla televisione. Domani scenderà in campo per allungare la sua collezione, regalare l’ennesimo sorriso a e gustarsi in maniera rilassata l’avvicinamento al «dentro o fuori» con il Manchester di mercoledì prossimo.

TRA SASSUOLO E CHAMPIONS Sì, dovrebbe giocare, almeno queste sono le indicazioni della settimana e quelle dell’allenamento di ieri, in cui il tecnico francese ha provato un tridente con il capitano, e (e a centrocampo). non rinuncia al numero 10, il pare poter attendere almeno l’anno nuovo. va gestito, sì. Meglio se in campo. Meglio se facendolo partire dall’inizio, per poi semmai risparmiargli i minuti finali (e pazienza se se la prende a male al momento del cambio, come contro il Torino). In fondo è già successo. Prima delle gare con Manchester e Bayern Monaco, giocò titolare – sempre all’Olimpico – in campionato contro Verona e Chievo: un’ora e poco più, poi in panchina a giochi fatti. Il piano è questo anche per domani, a meno di stravolgimenti dell’ultimo momento.

AMICI CONTRO Stravolgimenti non programmati e che di sicuro farebbero piacere a Eusebio Di Francesco: ex compagno, ex , soprattutto amico di . Uno che ha visto dal vivo parecchi di quei 237 gol e che certo preferirebbe non avere anche questo pensiero, domani all’Olimpico. Specie con a caccia di traguardi. È una stramba collezione, questa del capitano. Dentro c’è un po’ di tutto. C’è il Foggia (prima rete in Serie A), c’è la Reggiana. C’è la  e l’Ancona, l’Ascoli e il Milan, la Lazio e pure il Como. È un buffet apparecchiato, preparato da uno chef di lusso con tanto di open bar. Davvero open, dove tutti bevono e ridono: 15 regioni, 37 squadre, mille allenatori resi tristi o fatti felici. L’ultimo della serie è , che un giorno del capitano ha scritto nella sua biografia paragonandolo a Platini e Maradona. «Vorrei vincere un trofeo con lui», è il pensiero dell’allenatore. Un anno fa, più o meno di questi tempi, la Roma si bloccò in casa proprio contro il Sassuolo e dallo choc non si riprese più, con tanti ringraziamenti dalla sponda juventina. Quel giorno non era in campo, infortunato. Stavolta il capitano c’è. E con ambizioni da collezione: obiettivo 38, giusti giusti i suoi anni.

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