La penna degli Altri 12/11/2014 20:02
Tor Vergata come l'Olimpico, cori e applausi per mister Garcia
REPUBBLICA.IT (M. MONTI) - Cori e applausi come fosse l'Olimpico: "Vinceremo il tricolor". Più di cinquecento studenti hanno riempito l'Aula Magna della facoltà di Economia di Tor Vergata per la tredicesima edizione del premio "Etica nello Sport". La presenza di Rudi Garcia, insignito di un riconoscimento consegnato in passato a Damiano Tommasi, Sir Alex Ferguson, Franco Sensi, Zdenek Zeman e Cesare Prandelli (quest'ultimo fischiato dal pubblico durante un videoclip proiettato all'evento), ha coinciso con un'accoglienza assai calorosa dell'ateneo al tecnico francese, che si è distinto - stando a quanto dichiarato dal rettore Giuseppe Novelli - per la "lealtà, il fair play, la correttezza e l'impegno sociale in ambito sportivo".
Il segretario della Commissione di assegnazione, Antonio Lombardo, ha spiegato così i motivi che hanno spinto ad affidare il riconoscimento all'allenatore della Roma, arrivato nella capitale ormai 18 mesi fa: "Quando nella scorsa stagione il tecnico della Lazio Reja affermò prima di un derby di sperare in alcuni infortuni tra le fila dei giallorossi, Garcia rispose che gli allenatori sono prima di tutto degli educatori. Lo sport è un valore educativo, immagine rappresentata al meglio da Garcia".
D'accordo anche un altro membro della Commissione, Gianni Rivera, che da ex del mondo del calcio si è complimentato con il francese: "Il suo ruolo è importante, soprattutto per i presidenti che sanno con chi prendersela quando le cose non vanno bene - ha scherzato lo storico campione del Milan - L'allenatore dovrebbe essere l'unico mai messo in discussione, ma la vita è fatta di responsabilità. Lui è un uomo importante per il messaggio che vogliamo trasmettere, anche se qualche volta si prende alcune libertà come quella del violino in cui si è però difeso con eleganza". Tra gli applausi, Rivera ha ripreso il discorso: "Merita molto, lavora bene sul piano comportamentale. Anche in questo presunto scontro con Totti: entrambi hanno fatto capire che non rimarranno segni perché l'importante è l'obiettivo finale. Crede nello spogliatoio e siamo contenti di premiarlo. In bocca al lupo e che vinca il migliore". Garcia sorride, si auto-indica e assicura alla platea, totalmente romanista, che è la sua Roma la squadra migliore.