La penna degli Altri 18/11/2014 09:26
Sicurezza stadi, l’amara confessione di Totti: “Anche i miei figli hanno paura”
LA REPUBBLICA (S. SCACCHI) - Nel giorno in cui riceve il premio “Il bello del calcio” dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti, mentre sullo schermo della Sala Buzzati della Rcs scorrono le immagini dei capolavori della sua carriera, Francesco Totti pronuncia una delle frasi più malinconiche possibili sullo stato del nostro calcio: «Allo stadio devono tornare i bambini con le famiglie. Invece adesso qualche volta anche i miei figli non vengono. “Papá ho paura, resto a casa”, mi dicono». Una considerazione che fa ancora più male all’indomani dei disordini provocati dai tifosi croati a San Siro. Anche i figli di uno dei fuoriclasse più grandi del nostro calcio hanno timore ad andare a vedere una partita di Serie A. Una nuvola sullo show del capitano della Roma, perfettamente a suo agio a Milano. «Fino a quando c’è la passione, c’è tutto. Mi diverto ancora a giocare e sto bene fisicamente. Quando arriverà il momento, mi farò da parte. Tra poco — sorride — ma ho coronato il mio sogno: giocare sempre con la maglia della squadra del cuore. Forse ho vinto meno di quello che avrei potuto, ma sono contento lo stesso. Anzi, forse anche di più». Sincero sull’ambiente del calcio romano: «Secondo un sondaggio, i tifosi giallorossi preferiscono una Roma con Totti a una squadra vincente. Forse è un problema di Roma pensare più ai grandi calciatori che ai trofei».