La penna degli Altri 23/11/2014 08:17
Roma brutta e vincente
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Brutta, imprecisa, impaurita ma vincente. La Roma porta via da Bergamo tre punti che valgono oro perché conquistati al termine di una prova deludente. Ma la Juve fa il suo dovere all’Olimpico e la situazione in vetta resta invariata.
Approccio - La partenza è da incubo. Come a Napoli. Stavolta il gol dell’Atalanta arriva addirittura dopo 52 secondi. Tutti i limiti di Cole si vedono in un’azione e la domanda è: come può un giocatore titolare per anni nel Chelsea farsi irridere da un Raimondi qualsiasi? È nei minuti successivi, che si decide la partita. L’Atalanta poteva segnarne altri due, la traversa di Baselli a porta vuota è clamorosa. Errore che i nerazzurri pagheranno a caro prezzo.
Difesa - C’era una volta la linea a quattro con Maicon e Balzaretti terzini, Benatia-Castan coppia centrale: del muro portante delle dieci vittorie in avvio dell’anno scorso adesso sono rimasti solo i calcinacci. Per motivi diversi, Garcia ha dovuto cambiare tutto il reparto e, tra un infortunio e l’altro, non riesce a trovare una formula affidabile. Detto di Cole, De Sanctis non tiene più un pallone, Astori non era ancora pronto e commette un paio di errori gravi, Torosidis non sarà mai Maicon, Manolas da solo fa quel che può. Se poi deve debuttare un Primavera (Somma jr merita comunque un applauso) in un momento così cruciale della stagione, significa che l’allarme in difesa ha raggiunto il livello massimo nonostante siano passati neppure tre mesi dal via.
Insicurezza - Detto delle dormite di Cole e Astori, anche Manolas e soprattutto De Rossi perdono due palloni «assassini». Se capita così spesso all’interno di una stessa gara, significa che la squadra non si sente tranquilla.Ha ragione Garcia quando dice che oltre a dover recuperare gli infortunati, c’è bisogno di una crescita mentale del gruppo.
Reazione - La notizia migliore per Rudi è la personalità con cui la sua squadra ha rimesso in piedi una partita che si era complicata non poco. Con la sua arma migliore, il contropiede, arrivano due gol bellissimi. Un capitolo a parte per Ljajic, finalmente protagonista per due partite consecutive: il gol è bello come quello al Torino ma vale molto di più, c’è il suo zampino anche nell’azione di Nainggolan. L’esperienza di Keita aiuta poi la squadra a gestire nel finale.
Prospettive - Superato un scoglio su un campo storicamente ostico, adesso nel gelo di Mosca la Roma proverà a staccare in anticipo il pass per gli ottavi di Champions, con l’aiuto di Totti, Gervinho e forse Maicon. Poi quattro gare su cinque in casa prima di Natale: l’Olimpico amico è l’alleato più importante di Garcia. Su tutti i fronti.