La penna degli Altri 19/11/2014 07:51
La Roma ha il mal d'Africa
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un pomeriggio da gufi. Oggi alle ore 15 italiane la Roma si ritrova costretta a tifare contro due suoi giocatori: Keita con il Mali e Gervinho con la Costa d’Avorio si giocano l’accesso alla Coppa d’Africa nell’ultimo turno di qualificazione. Se dovessero spuntarla entrambi, per Garcia sarebbe un bel problema: la manifestazione, spostata in Guinea Equatoriale dopo la rinuncia del Marocco che teme, a ragione, un’infestazione del virus Ebola, si svolgerà dal 17 gennaio all’8 febbraio 2015. Ovvero nel pieno della stagione. Sarebbe già un successo trattenerli per la prima partita dell’anno (Udinese-Roma il 6 gennaio salvo anticipi), ma dal derby dell’11 in poi il tecnico francese avrebbe due giocatori in meno senza sapere quando li riavrà. E che giocatori: l’uomo presente in due azioni su tre da gol, come ha sottolineato Garcia, e il centrocampista che meglio di tutti gli altri sa gestire il pallone nei momenti delicati. Lo stesso problema rischia di averlo Allegri con Asamoah e Pioli con Onazi: oggi si gufa anche a Vinovo e Formello. Con tutto il bene che vuole ai suoi ragazzi,Rudi non può fare il tifo per i suoi «gioielli» che sabato a Bergamo, tra l’altro, andranno al massimo in panchina causa rientro a ridosso della trasferta.
Sulla carta, la qualificazione della Costa d’Avorio di Gervinho è poco più di una formalità: riceve in casa ad Abidjan il Camerun già qualificato e basta un pareggio per blindare il secondo posto nel girone dal possibile recupero della Repubblica Democratica del Congo che insegue a 3 punti di distanza e affronta la Sierra Leone. Inoltre gli «Elefanti» ivoriani potrebbero staccare il pass anche come migliore terza classificata. Leggermente più intricata la situazione del Mali, raggiunta a 6 punti al secondo posto dal Malawi. Oggi a Bamako ospita l’Algeria, anch’essa già qualificata, e serve una vittoria per passare grazie alla differenza reti: lo scontro diretto con il Malawi è in perfetta parità. Keita è pronto a riprendere per mano la sua nazionale, decisamente più scarsa rispetto alla Costa d’Avorio, dopo aver giocato solo una ventina di minuti nell’ultima gara. La Roma, preoccupata dalle sue condizioni (ha accusato un risentimento muscolare nel finale della sfida al Torino), sa che non può nulla per fermarlo: in Mali si rischia l’accusa di «diserzione» e Keita non ha alcuna voglia di tradire il suo Paese.
Come hanno fatto ieri i greci Manolas e Torosidis, titolari anche nell’amichevole giocata contro la Serbia sotto la guida del ct dell’Under 21 Tsanas dopo l’esonero di Ranieri. Non se la sono sentita di abbandonare la Grecia nel momento più basso della storia recente: il centrale ha giocato 74 minuti, il terzino, che è anche il capitano, è stato il primo cambio al 62’. Entrambi si portavano dietro qualche acciacco e oggi verranno visitati a Trigoria. Vista l’emergenza assoluta in difesa, la loro presenza nelle prossime 3-4 partite è fondamentale.