La penna degli Altri 06/11/2014 11:14
Il patron della Roma: "Il calcio al Colosseo". Ma il ministro lo gela
LA REPUBBLICA (P. BOCCACCI) - Stavolta James l’americano, il patron della Roma Pallotta, non si è frenato e, in un’intervista alla Cnn rilanciata in tutto il mondo, ha fatto, in tipico stile yankee, la proposta irricevibile. «Ho in mente» ha detto «un grande obiettivo. Vorrei che Roma ci consentisse di sfidare al Colosseo una squadra come il Barcellona o il Bayern Monaco, o una formazione di questo tipo». «Sarebbe» ha aggiunto «un business planetario. L'incontro verrebbe trasmesso in pay per view in tutto il mondo, costerebbe 25 dollari. Potremmo avere 300 milioni di telespettatori, che vedrebbero una partita nel Colosseo, un match che non potrebbero rivedere mai più». Non solo. Pallotta, che ieri sera ha seguito a Monaco di Baviera la sfida di Champions con il Bayern, ha le idee chiare anche sulla destinazione delle entrate. «Prendiamo l'incasso, che potrebbe ammontare a miliardi di dollari, e poi creiamo a Roma una fondazione per restaurare i monumenti in maniera più rapida. Il resto verrebbe stanziato a favore dei programmi per le aree urbane della città maggiormente degradate». E naturalmente per Pallotta Totti dovrebbe essere una delle star dell’arena. «Francesco starà sempre con noi» afferma ai microfoni della Cnn «decideremo insieme quello che vorrà fare dopo. Vorrei che facesse l'ambasciatore del club».
Ma sul Colosseo subito arriva la replica del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che recentemente aveva appoggiato la proposta dell’archeologo Daniele Manacorda di ripristinare nel Colosseo il livello dell’area dei gladiatori: «Se il presidente della Roma vuole contribuire a una raccolta fondi per restaurare dei monumenti della Capitale ci sono tanti luoghi e possibilità per farlo ma certamente non al Colosseo. Non scherziamo. Ma penso che Pallotta abbia scherzato.». Per i concerti il Colosseo è già stato usato in passato come location, ad esempio nel 2011 con Biagio Antonacci, ma aprirlo a eventi sportivi non sembra fattibile. Nel 2007, ad esempio, il pu-gile Vincenzo Cantatore si dovette accontentare del suggestivo scenario tra l'Anfiteatro Flavio e l'Arco di Costantino come zona per allestire il ring su cui poi vinse il titolo europeo. Però lo stesso Manacorda ha proposto che nell’arena si possano svolgere incontri di lotta grecoromana, come era stato anche previsto, ma senza pubblico, quando Roma si candidò ad ospitare le Olimpiadi. Mentre l’unica volta in cui si è visto il calcio nell’area fu in uno dei primi spot della Nike (sponsor proprio della Roma) in cui una squadra di campioni, tra cui figuravano anche Maldini e Cantona, trionfava contro demoni e mercenari. La pubblicità durava 90 secondi, per i 90 minuti per ora porte chiuse. Ma Pallotta potrebbe decidere di tornare alla carica, magari con il Circo Massimo.