La penna degli Altri 05/11/2014 08:47
Benatia, tanti saluti a Garcia: «Pep è un’altra cosa»
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Herr Bankwarmer, il signor scaldapanchine, è adesso al centro del villaggio bavarese. Fuori dell'Allianz Arena c'è il sole tiepido che qui non ti aspetti e che a quanto pare sparirà oggi per far spazio alla pioggia. Dentro, invece, il rancore gelido di Mehdi Benatia. Atteso da tempo e venuto fuori dopo il 7 a 1. A differenza del suo nuovo allenatore, il difensore marocchino scarica, dopo appena due mesi e mezzo dalla separazione poco consensuale, il suo vecchio tecnico. Affondando la lingua nel paragone tra i due: «Guardiola ha vinto tutto ed è normale che abbia qualcosa in più di Garcia. Tatticamente lo spagnolo è un fenomeno. Ha preparato la gara di Roma come nessuno se l'aspettava». Deve ammettere: «Con il francese mi sono trovato bene, sta facendo un buon lavoro». Se, però, torna sulla prima sfida tra i due club, è di nuovo acido: «Non credo di aver fatto grande partita perché non ho avuto tante cose da fare. Sono i miei colleghi che hanno fatto la differenza». Partita senza storia. E pochi fischi. «Me ne aspettavo di più dopo l'estate che ho vissuto. E nemmeno li ho sentiti. Pensavo agli avversari».
AMICI VICINI E LONTANI Anche se, due giorni fa, ha dichiarato di essersi lasciato male con i dirigenti, in pubblico tende la mano a Pallotta e ai suoi collaboratori. «La società ha un grande progetto per la Roma». E' più legato ai suoi ex compagni: «Con sei-sette parlo ogni settimana. Stanno bene, sono solo tristi per il risultato dell'andata. E fiduciosi per il ritorno. Sono arrabbiati per il 7 a 1 e quindi pericolosi, pur non essendo più quelli di inizio stagione: qualcosa è cambiato dopo le due sconfitte, quella in campionato contro la Juve e l'altra in Champions contro di noi. Contro il Cesena ho visto una squadra poco brillante». Tra i vecchi amici, rivede volentieri Pjanic. E se Benatia dice che «il Bayern ha fatto bene a prendermi», il bosniaco ammette di poter «fare meglio». Miralem chiarisce: «Ultimamente il nostro gioco non è al top. Ma qui vogliamo dare una risposta diversa. Migliore. Per i nostri tifosi».
MODIFICA TATTICA «Giocherò nella posizione che sceglierà per me l'allenatore». Nemmeno Pjanic si sbilancia sulla possibilità di vedere la Roma con il 4-3-1-2: «Il nostro calcio sicuramente lo non cambiamo, anche se è vero che con Bayern e con il Napoli non si è visto. Non siamo entrati per due volte in partita. Ma abbiamo imparato dalla sconfitta casalinga». Promette: «Vogliamo la rivincita. Non si ripeterà quanto visto all'Olimpico. Nessuna paura, nemmeno dei migliori».