La penna degli Altri 07/10/2014 10:55

«Una serenata da direttore: pare Kleiber»

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GASPORT (D. STOPPINI) - Il violino s’era già visto. Uno vero, all’Olimpico, un’ora prima del Cska: suonava l’inno della , poesia e calcio con un’orchestra a ingannare l’attesa. Stavolta no. Stavolta il violino l’ha usato , perfetto mimo francese e perfetta metafora per dire al mondo che «è sempre la stessa musica». Che dopo un po’ diventa noiosa, anche alle orecchie meno sensibili. «Ma per gli occhi è stata una gioia, un gesto di straordinaria ironia e grande classe»: parole e musica di Enrica Di Paolo, tifosa romanista ma quel che più conta insegnante di violino all’Accademia Santa Cecilia. «Le dirò, vuole un giudizio tecnico? era anche ben posizionato, non dava la sensazione di essere un principiante». Le joueur de violon, per dirla alla francese, ci saprebbe fare anche a Santa Cecilia: «E allora facciamo così, si consideri ufficialmente invitato all’Accademia per un concerto».

Vero direttore Appuntamento da inserire in agenda, magari per...ampliare il repertorio: «Nelle note di c’era una serenata popolare, una melodia sdolcinata perché sdolcinato è stato l’arbitro a fischiare quel rigore, suonando una serenata alla », dice la Di Paolo. «Ma ancor più che violinista, mi è parso un direttore che ha trovato il modo di caricare la sua orchestra pur lasciandola sola. Non è un caso che i gol di e siano arrivati subito dopo. La Roma da quel momento si è sciolta, arrivando a suonare il suo solito “ottetto di Mendelssohn”, note briose, gioco vincente perché divertente. Quando fa così, la Roma vale un concerto da applausi, da scudetto. E la personalità di mi ricorda Carlos Kleiber ». Il più grande direttore d’orchestra di tutti i tempi, secondo molti. Anche lui, ogni tanto, una serenata se la sarà concessa.