La penna degli Altri 28/10/2014 08:34
Napoli-Roma. La paura fa novanta
IL TEMPO (A. AUSTINI) - I segnali di pace dell’ultimo weekend non ingannino: l’allarme violenza nel mondo del calcio italiano resta altissimo. Sabato prossimo si gioca Napoli-Roma, il primo incrocio tra le due squadre dopo la morte di Ciro Esposito fuori dall’Olimpico per mano di un ex ultras giallorosso in quel terribile pomeriggio del 3 maggio. Inutile dire che la macchina organizzativa sia già proiettata a quella giornata, nonostante prima si giochi un turno infrasettimanale di campionato. Fischio d’inizio anticipato alle 15 di un sabato festivo, il San Paolo sarà pieno come mai in questo inizio di stagione tormentato per la squadra di Benitez: ieri le prime file ai botteghini, da oggi scatta la vendita libera e le proiezioni parlano di oltre 50mila spettatori, considerato che uno spicchio della Curva A sarà chiuso per i danni causati da un’infiltrazione d’acqua e che resterà vuoto il settore ospiti.
Niente romanisti, questo ha deciso il Viminale, vietando la vendita dei tagliandi ai residenti del Lazio e agli altri in arrivo fuori dalla Campania sprovvisti della card «Fan-Away» del Napoli. In tribuna è attesa la mamma di Ciro e, nonostante l’assenza della tifoseria ospite, il clima si annuncia infuocato. Si temono gesti isolati e per questo la Roma prenderà una serie di precauzioni. Già programmato il viaggio in aereo venerdì, onde evitare la stazione di Napoli, alla fine la squadra potrebbe alloggiare in un albergo in città e poi raggiungere lo stadio utilizzando un percorso deviato.
Nei giorni scorsi nuovi riunioni e contatti continui tra club, prefetture e questure: l’allerta è massima. «Non è una partita come le altre, ma ho fiducia nei miei uomini» dice Guido Marino, Questore di Napoli. «Siamo sicuri che il pubblico di Napoli andrà allo stadio e saprà apprezzare lo spettacolo e il divertimento» l’appello del dg giallorosso Baldissoni. Si è provato a studiare qualche iniziativa speciale per sensibilizzare il pubblico, ma difficilmente andrà in porto. Scartata, ad esempio, l’idea di portare i bambini delle scuole calcio giallorosse al San Paolo per farli sedere accanto ai ragazzi napoletani. Un avvicinamento all’insegna della tensione dopo due giorni di inedita vicinanza tra fazioni opposte. I tifosi laziali e Miro Klose hanno ricordato papà e figlio romanisti tragicamente scomparsi in un incidente stradale, uno striscione è comparso anche nella curva doriana. Segnali. Come quel comunicato senza precedenti firmato dalla Curva Sud a inizio stagione, per prendere le distanze da quanto successo al povero Ciro. E poi le quattro trasferte della Roma filate lisce negli stadi italiani, più quella europea di Manchester senza incidenti e la bella festa dell’Olimpico quando è arrivato il Bayern con 5mila tedeschi al seguito.
L’unica notte da incubo c’è stata in occasione della gara all’Olimpico con il Cska, ma le responsabilità sono cadute in gran parte sugli scatenati ultras russi. Adesso l’esame più temuto a Fuorigrotta.