La penna degli Altri 01/10/2014 09:51
La Roma c’è e fa paura. Ora la risposta dei bianconeri
IL TEMPO (G. GIUBILO) - Più di un'ora a testa alta, poi la difesa strenua nel finale, ma resta un'impresa, quella della Roma a Manchester. Nonostante un avvio da incubo, l'ingenuità di Maicon a regalare il rigore agli inglesi, Aguero a segno. Ma poi si è materializzato il fantasma che quelli del City volevano esorcizzare. Francesco Totti, pallonetto geniale a superare Hart, ed è il record: è lui il giocatore più avanti con gli anni a segnare nella storia della Champions League. La Roma non si è accontentata, ha ribattuto colpo su colpo, sfiorando un clamoroso vantaggio con Gervinho e con Pjanic. Molto rimaneggiata, soprattuto in retroguardia, la formazione di Rudi Garcia ha dovuto cedere terreno alla superiore freschezza dei padroni di casa, ma Skorupski e i suoi fedeli paladini hanno retto fino in fondo, anche nei cinque minuti, troppi, di recupero.
Dentro Iturbe a dare respiro al capitano, più radi i tentativi di contropiede, però il baluardo ha tenuto, e la Roma torna a casa con un risultato prezioso, ma soprattutto con la certezza di potersi giocare senza tremare la qualificazione. Si potrà attendere con serenità la visita del Bayern Monaco. Da segnalare che Maicon aveva cercato un immediato riscatto, dopo il rigore, ma la traversa aveva respinto il suo splendido destro. Va bene così, anzi benisimo. Nella desolazione della Kimki Arena senza tifo, il Cska ha il solo scopo di non ripetere il naufragio romano. E così il Bayern gioca a una porta per tutto il primo tempo, ma il gol arriva soltanto su rigore. E resterà l'unico, perché quando, nella ripresa, i russi attaccano e si procurano anche qualche occasione i bavaresi vanno vicini al raddoppio: il risultato li lancia solitari al comando, a guardarsi con distacco la sfida di Manchester. Prova del fuoco per la Juventus, dopo il galoppo di allenamento con gli svedesi: a Madrid troverà un Atletico avvelenato per il passo falso di Atene contro l'Olympiacos che stasera potrebbe tentare la fuga. Ma anche rinfrancata, la squadra che ritrova in panchina Simeone, dallla larga vittoria in campionato, a testimoniare una forma in crescendo. Devono cambiare registro, i bianconeri, rispetto alle ultime deludenti apparizioni in Champions, non adeguate all’imperiosa marcia in Italia. Ci sono tutte le premesse, e le promesse, per uno spettacolo di alta qualità: la Juve tenta un'impresa difficile, ma non proibitiva.