LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Contro il Chievo è tornato il momento di Mattia Destro. Costretto alla panchina anche nelle due partite della nazionale, l’attaccante domani pomeriggio ritroverà una maglia da titolare nella gara che riapre il tour de force romanista. Potrebbe giocare insieme a Totti, in un tridente con Ljajic, oppure, senza il capitano, sarebbe Florenzi il terzo, dando per scontato che Gervinho, rientrato solo ieri, resterà a riposo. Dopo le due settimane di sosta, con la scia delle polemiche post Juventus non ancora del tutto esaurita, i giallorossi torneranno a giocare in un Olimpico che, in realtà, aspetta solamente la gara di martedì di Champions. Tutto esaurito, infatti, lo stadio per l’arrivo del Bayern di Monaco, con tanto di record d’incassi di sempre battuto. La gente è stanca di episodi arbitrali e del clima stantio che si respira nel campionato italiano.

L’aria della Champions esalta di più, non Garcia però che teme molto l’atteggiamento stradifensivo che avrà sul campo il Chievo. Per questo sta facendo di tutto per esserci De Rossi, ieri al lavoro di nuovo in gruppo con i compagni. «Hanno visto tutti che abbiamo giocato una grande partita contro la Juve, dimostrando di essere alla pari con loro — si allinea al coro, Yanga-Mbiwa, su Sky — non è andata come speravamo, dobbiamo guardare avanti perché abbiamo una rosa in grado di vincere lo scudetto. Il Chievo? Il rischio principale riguarda la sosta, abbiamo perso ritmo e abitudine a giocare ogni tre giorni, ma dobbiamo vincere e riprendere subito il passo». Dopo tre giorni arriva la difficile gara col Bayern. «Affronteremo la favorita del gruppo, ma cercheremo di fare del nostro meglio». Ieri si è rivisto sul campo Castan, che ha ripreso a corricchiare. I medici parlano di un lavoro di “ricondizionamento” per il brasiliano, fermo praticamente da inizio stagione.