La penna degli Altri 23/10/2014 09:16
Garcia ringhia: «Niente crisi. L’obiettivo è lo scudetto»
GASPORT (M. CECCHINI) - Segno dei tempi. Che persino la compagnia aerea EasyJet abbia avviato una campagna pubblicitaria via web su Roma facendo ironia sul 7 (il numero dei colli, le località da visitare partendo dalla Capitale e via modulando) è un po’ il termometro della rilevanza emotiva dell’1-7 subito dai giallorossi ad opera del Bayern. Se l’attualità racconta come il titolo del club in Borsa abbia perso il 3,94%, una sconfitta di tali dimensioni è entrata nella storia, col manager di Benatia – Moussa Sissoko – che ha twittato felice 7 faccine e un messaggio: «Garcia ha capito perché Benatia abbia voluto raggiungere un club immenso come il Bayern».
CAPOBRANCO - Nessuna sorpresa, perciò, che l’allenatore francese ieri abbia rivestito il ruolo di capobranco dei lupi (come si è autodefinito pochi giorni fa) e abbia tenuto a rapporto la squadra. Venti minuti di faccia a faccia conclusi con un tweet con qualche errore di grammatica (li abbiamo corretti), ma efficace nel messaggio: «Anche se fa male, abbiamo già rialzato la testa. Siamo secondi nel girone e possiamo qualificarci. I nostri tifosi ieri ci hanno dato tanta forza». Tutto vero, se si pensa che nel 2007, dopo il 7-1 di Manchester – quarti di Champions –, i calciatori furono accolti a Trigoria da casse di carote («Conigli!») e un processo pubblico che non fece onore a chi lo inscenò. Stavolta, anche per temperare il massacro mediatico prodotto dal web, Garcia ha detto ai suoi: «Abbiamo commesso degli errori, a cominciare da me, ma adesso dobbiamo guardare avanti. Ci servirà di lezione. Ora però testa a Genova. Dobbiamo battere la Samp. Il primo obiettivo non cambia: vincere lo scudetto. Ma vedrete che passeremo anche il turno».
TEGOLA MAICON - Al netto delle ripercussioni psicologiche, Garcia deve fronteggiare un’assenza pesante. Poche ore prima del match Maicon ha dato forfeit per il riaffacciarsi della infiammazione al ginocchio destro, cosa che lo costringerà a saltare la partita di sabato, il turno infrasettimanale col Cesena e provare a tornare nella delicata trasferta di Napoli. Non basta. Anche il portiere Curci per una borsite ieri è stato operato al gomito e dovrà restare fermo per 3-4 settimane.
DA ASTORI A STROOTMAN - Di sicuro, perciò, l’allenatore contro la Sampdoria dovrà cambiare. Fuori lo squalificato Manolas rientrerà di sicuro Astori, mentre Holebas dovrebbe prendere il posto del deludente Cole. In attacco, poi, Ljajic, Destro e Florenzi concorrono a rubare il posto a Totti e Iturbe. A centrocampo, invece, tutti dovranno fare gli straordinari perché, se è vero che Strootman è tornato ad allenarsi in gruppo, prima di una ventina di giorni difficilmente sarà disponibile.
CONTRATTO FLORENZI - Il sorriso allora arriva da altro, ovvero dal nuovo incontro per il contratto avuto dal manager di Florenzi con la dirigenza a inizio settimana:il quadriennale da circa 1,2 milioni è sempre più vicino. A proposito, è stato notato che nelle tre grandi sconfitte che hanno segnato l’era Garcia (l’andata con la Juve nel campionato 2013-14, la semifinale di ritorno di Coppa Italia col Napoli e appunto il Bayern), Florenzi non è mai partito titolare. Domanda: un equilibratore come lui serve sempre oppure, quando la pressione sale, è la squadra a volte che si perde? Allo psicologo Garcia la (rapida) risposta.