La penna degli Altri 19/10/2014 11:29

Destro, che ritmo. Ljajic, che sveglia. Ora la Roma risale

ROMA-CHIEVO DESTRO SUD 18102014 MANCINI

GASPORT (C. ZUCCHELLI - F. ODDI) -  Se lo racconteranno in panchina, quanto è stato bello segnare contro il Chievo, Mattia e Adem : con il Bayern Monaco non toccherà a loro, non dall’inizio almeno, ma il con un golletto nell’ultima gara giocata va giù liscio e senza intoppi. Gervinho è rimasto a riposo proprio per esserci martedì, in si esalta — anche se difficilmente l’ufficio stampa del Bayern si lascerà andare a qualche bizzarro tweet tipo Manchester «sbaglio o non ha mai segnato in Inghilterra?» — e il terzo posto toccherà a uno tra e : può attendere. Con tutto che quest’anno ha giocato quattro partite da titolare, e ha lasciato il segno tre volte, rimanendo a secco solo aEmpoli. «Io i miei numeri li guardo, spero li guardino tutti», ha commentato il centravanti: polemica no, attacco al tecnico francese tantomeno, sassolino nello scarpino sì.

Tutti convinti «È stato un gol importante, perché comunque ha sbloccato la gara: sono partite difficili, se non fai subito un gol rischi di complicarti la vita. Siamo stati bravi e efficaci». E se alla vigilia ha detto che la Roma vincerà lo scudetto, il suo centravanti a giorni alterni — che contro il Chievo è arrivato al settimo gol, tra Serie A e Coppa Italia: si conferma la sua vittima preferita — non si tira certo indietro: «Eravamo convinti dei nostri mezzi fin dall’inizio, quindi facciamo il nostro percorso e arriveremo alla fine. Ogni domenica cerchiamo di imporre il nostro gioco, facciamo sempre la partita, cercando di vincere sempre. E col Bayern sarà una bellissima partita: giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico, sarà uno spettacolo». Quando lui segna, la Roma non perde: con il colpo di testa di ieri la statistica va aggiornata, 20 vittorie e 2 pareggi tra campionato e Coppa, ma non basterà per fargli giocare dal 1’ la gara di martedì. Magari per fargliene giocare qualcuno sì però: è ancora in attesa del debutto, visto che con Cska Mosca e Manchester è rimasto in panchina.

Non basterà, per un posto da titolare, neppure il secondo centro stagionale di Adem , che all’Olimpico non segnava da sei mesi, dal 2-0 con l’Atalanta dello scorso 12 aprile, la prima di quattro gare consecutive dal primo minuto. Non proprio un record perché era già capitato, ma a cinque non è mai arrivato, e quest’anno si è fermato a due, Parma e Verona. Poche ma belle le sue reti, ed è già un buon punto di partenza, per giustificare i complimenti che riserva a ogni conferenza stampa a un giocatore nuovamente escluso dalla sua nazionale: stavolta ha lasciato sul posto Zukanovic con un dribbling che non riesce proprio a tutti. «Il mio gol? Quando Francesco (, ma c’è bisogno di specificarlo?, ndr ) ti manda una palla così diventa tutto più facile, era successo anche a Parma. La partita con la l’abbiamo già dimenticata, e si è visto. Se giochiamo così, possiamo vincere contro tutti». Bayern incluso? «Proveremo a vincere, e se lo faremo sarà bellissimo, altrimenti va bene pure un pari».

E mentre stava concludendo il concetto ai microfoni di Roma Tv , è passato anche l’altro marcatore (su azione) di giornata, Mattia : «Ci tirano sempre in mezzo, ma sono contento che abbia segnato Adem». Che, cavallerescamente — dopo aver ribadito che «loro si impegnano al massimo, e deve decidere il mister» —, ricambia l’augurio: «Mattia è un giocatore di alto livello, è importante per la squadra». Il seguito dei convenevoli «prego prima lei», «no, prima lei» magari martedì, quando ci sarà da accomodarsi in panchina mentre partirà la musichetta della . Musichetta che ascolterà Mire : il bosniaco, ieri, intorno alle 22.30 su è stato lapidario. «La ruota gira, daje». Il Sassuolo ha reso ancor più magico il sabato sera della Roma: a -1 ci si diverte di più.