La penna degli Altri 27/10/2014 08:47

Arriva la fase clou, la rosa è in debito d’ossigeno

ROMA-CAGLIARI-YANGA-MBIWA-LR24

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Alla fine sono sempre gli stessi. Più o meno. Le assenze dei lungodegenti e pesano sempre più, quelle a seguire di Astori, , poi e stanno ormai demolendo la testa e le gambe di chi tra i giallorossi è costretto a tirare il carro, proprio in questa fase in cui la squadra è chiamata a giocarsi la fase della stagione più delicata, che dovrà dire se la Roma non perderà troppo terreno dalla e se potrà ambire a un ruolo da protagonista in . La rosa è lunga, ma improvvisamente e imprevedibilmente (?) si è accorciata. ha retto finché ha potuto, ora è costretto a tirare il collo, soprattutto ai centrocampisti e ai difensori. La rotazione scientifica (media tre cambi a partita) dell’avvio di stagione, ora va pian piano sgretolandosi. E gente come Wanga-Mbiwa, tanto per fare un esempio, arrivato come quarto di difesa, è costretto a giocare tutte le partite e l’appannamento diventa fisiologico. è fuori dal secondo tempo della seconda di campionato a Empoli (e ha saltato la prima con la ), è reduce da due giornate di e Astori è rientrato da poco da un infortunio al ginocchio, rimediato la sera di Roma-Cska in .

Dalla prima da titolare (Roma-Cagliari, 21 settembre), Mapou non si è più fermato: compresa la sfida di Marassi ha giocato contro Parma, Verona, e Chievo, più le sfide di contro Manchester e Bayern Monaco (ha esordito nel finale della sfida con il Cska). Non male per un quarto. Il vero stakanovista della Roma è , che Rudi non toglie mai, è piuttosto sacrifica (vedi Genova), un altro tra i più presenti e infatti in debito di ossigeno pure lui. Il belga, complice le assenze di e di , ha sempre giocato titolare, gli ha risparmiato solo gli ultimi sette minuti di Roma-Verona. Sempre in campo, comprese le tre sfide di . Il motore di resta acceso e risponde a ogni sollecitazione, ma pensare che possa reggere a questi ritmi da qui a Natale è impossibile. Alle viste c’è il rientro di , che può essere un alternativa a lui e a , quest’ultimo invece ha pagato più l’inattività e l’assenza dal lavoro quotidiano a Trigoria che non le partite stesse. E’ rientrato, sta bene, ma fatica ad accendersi: Daniele male (come tutti) con il Bayern, non benissimo con la Sampdoria. 

MATTIA ALL’ATTACCO Quando gioca fa gol, specialmente all’Olimpico, ma è vero pure che non ne gioca tante. È il solito destino di Mattia , bomber di scorta e nel vero senso della parola. Ha giocato meno di , che pure ha dovuto scontare un paio di infortuni seri. Solo quattro partite da titolare per Mattia, tre in casa (Cagliari, Verona e Chievo) e una in trasferta (Empoli) e zero minuti in tre gare di . Là davanti vanno spesso in campo , e soprattutto Gervinho, più , chiamato spesso da a intervenire e come titolare gioca più della passata stagione, cinque dall’inizio in campionato e spiccioli di gara con Cska e Bayern Monaco. appare il più stanco, anche se dice di no.