La penna degli Altri 07/10/2014 10:56
Agnelli contro Totti
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - «I wish Totti would go and play in his own league». Cioè, spero che Totti vada via e giochi nel suo campionato. Firmato, via Twitter, Emma Winter Agnelli, la moglie di Andrea, il presidente della Juventus. Le dichiarazioni di Francesco Totti, domenica sera dopo la conclusione della farsa dello Juventus Stadium («Devono giocare in un altro campionato», per dirne una), hanno colpito pesantemente il mondo bianconero. A caldo era toccato al dg Beppe Marotta («Le parole di Totti sono lesive dell’immagine della Juventus», ha ribadito ieri sera al Processo del lunedì) poi, a mente fredda, c’è stato l’intervento della moglie di Andrea Agnelli. Non nuova a sortite twitteriane relative alla Juventus. Ricorderete, ad esempio, il «ma credete che AA (Andrea Agnelli, ndr) se ne stia qui sul divano a girarsi i pollici invece di fare il suo fottuto meglio per risolvere un problema che qualcun altro ha creato?», postato (in inglese) dopo l’addio dell’attuale ct della Nazionale. O ancora (sempre in inglese): «Mi piacerebbe avere il potere di dire: prendiamo quel giocatore, fa schifo a giocare a calcio ma ha dei bei bicipiti».
IL RETROSCENA – E Totti? Saputo delle parole della First Lady juventina, ieri si è fatto una mezza risata e ha tirato dritto, in attesa del deferimento che a ore gli verrà consegnato dal Procuratore federale per i giudizi sull’arbitro Rocchi. Se lo aspetta, e sapeva di andare incontro a un provvedimento del genere già nello spogliatoio dello Stadium quando, ancora una volta, si è mosso da capitano. Questo perché c’era più di un giocatore che aveva voglia di mangiarsi un microfono e di urlare in diretta tv la propria, enorme rabbia: Francesco, avvelenato come e più degli altri, ha scelto di rappresentare tutti e si è presentato in sala stampa. A questo proposito, va ricordato quanto dichiarato da Totti in esclusiva a Il Messaggero lo scorso gennaio, alla vigilia di Juventus-Roma. Domanda le cose sono cambiate? «Qualche aiutino ce l’hanno sempre: l’evidenza è quella c’è poco da fare». Volontario o involontario? «Involontario, spero. Ma dopo una, due, dieci volte devi stare sempre attento…». Lungimirante, direbbe qualcuno. Nedved sarcastico a Tiki Taka: «Totti non è mai arrivato a giocare in una grande squadra come la Juve».
RUDI AVVELENATO – Rudi Garcia, dopo aver usato il fioretto, ieri, riflettendoci, ha tirato fuori la spada. E, anche lui attraverso Twitter, è tornato sulla sfida di domenica. «A mente fredda questa partita fa veramente del male al calcio italiano!», il messaggio. Non più soltanto aree di rigore da 17 metri, ma via libera alla sincerità. Come aveva fatto, nella pancia dello stadio, il ds Walter Sabatini, rappresentando l’intera società, nonostante la presenza allo Stadium di James Pallotta (ieri volato a Londra). Dirigenti che, a fine gara, domenica hanno avuto un immediato colloquio con l’arbitro Rocchi, imbarazzato e poco credibile nel rispondere compiutamente alle domande sui calci di rigore e sul gol di Bonucci con Vidal in fuorigioco assegnati al club bianconero. Roma arrabbiata e sorpresa anche per il trattamento ricevuto domenica notte all’aeroporto di Caselle, al momento di ripartire per la capitale, con insulti e cori pro Juventus diffusi dall’altoparlante del terminal torinese.