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La penna degli Altri 09/09/2014 09:13

Pallotta: «Benatia è un bugiardo»

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IL TEMPO (A. AUSTINI) - È finita male, malissimo. Non è bastato a e la Roma separarsi per smettere di litigare. Il marocchino, ormai accasato al Bayern, dà la sua ennesima versione sul tormentone estivo, Pallotta sbotta e lo smentisce. « mi ha detto che il club voleva tenermi - racconta Mehdi alla rivista tedesca Kicker - ma che aveva anche bisogno di far cassa, e quindi doveva vendermi. E questo mi ha fatto arrabbiare, perché io volevo restare». Seppure fosse vero, non lo ha dimostrato e ora sarà costretto a ripresentarsi nella gara di davanti ai suoi ex tifosi che si sentono traditi. . «Mi farà piacere ritrovare i miei vecchi compagni anche se mi aspetto fischi e insulti dal pubblico. ? In allenamento non potevo essere troppo aggressivo con lui perché avevamo bisogno di lui. Questa volta sarà diverso: quando gioco, non guardo in faccia nessuno: non ho amici». E si vede: lo stesso cercò di convincere a firmare, finendo per discuterci animatamente insieme a . Negli ultimi giorni da compagni, infatti, il capitano e Mehdi si salutavano a fatica.

Non appena letta l’intervista di , Pallotta ha deciso di rispondere subito, anticipando che ha prenotato la sala stampa per giovedì. La verità del presidente: «È evidente come abbia continuato a costruire il proprio castello di invenzioni negli ultimi due mesi. Lo scorso mese di luglio, a Boston, avevamo raggiunto un accordo verbale che prevedeva un adeguamento e un aumento salariale (c’era stata una lunga chiacchierata tra i due a cena, ndr). Dopo avergli detto in maniera esplicita e tassativa che volevamo che rimanesse con noi, mi ha detto di esserne molto felice. Nel corso del mese successivo ha mentito, sia a che ai suoi compagni di squadra, sulla sua reale volontà di restare e sulle cifre dell’adeguamento. Il fatto che abbia mentito a me - spiega Pallotta - è qualcosa con cui posso in una certa misura fare i conti. Aver mentito a e ai suoi compagni lo ritengo assolutamente inaccettabile. A ho detto che stava avvelenando lo spogliatoio e che lo volevo fuori: sia Rudi che Walter hanno concordato con me. Non è stata una questione di denaro, è stata una questione di personalità nel nostro spogliatoio». E adesso è anche una questione d’onore: «La nostra posizione finanziaria è molto solida. Come proprietari della Roma siamo chiamati costantemente a prendere decisioni difficili. Come tifoso della Roma - chiude Pallotta - sono profondamente deluso che un nostro calciatore si sia comportato in questo modo».

Una vicenda iniziata l’estate scorsa, quando Mehdi ha accettato di firmare a cifre inferiori rispetto all’offerta del , in cambio di una promessa d’adeguamento. È stato lui a presentarsi da tra febbraio e marzo, ventilando una proposta ricevuta dal Manchester di 4 milioni all’anno. Alla Roma ne ha chiesti 3 e una stagione in più di contratto, l’offerta di è stata 1.9 più premi per arrivare a 2.5, lui l’ha considerata «mancia per bambini». A quel punto la società ha pensato di cederlo, ma una volta scoperto il bluff del pensava di tenerlo. Poi è spuntato il Bayern con i suoi 26 milioni più 4 di bonus che hanno messo d’accordo tutti. Almeno così sembrava.

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