La penna degli Altri 25/09/2014 09:42
La notte è di Vidal e Pjanic
REPUBBLICA.IT (F. BOCCA) - Non è ancora trascorso un mese di campionato e siamo già a + 4: praticamente ogni turno di campionato che passa mettono un punto tra loro e le altre. In questo caso l’Inter, che almeno in casa mastica un buon calcio e non soffre della pareggite esterna. Stanca un po’ parlare di Roma e Juve a braccetto, ma la storia di oggi dice questo. Il problema è capire fino a quando, perché se lo scontro diretto finisse in parità questo duello rischiamo di portarcelo così fino a maggio. Talmente a braccetto Juve e Roma, che persino le loro partite e i loro protagonisti si somigliano. Vidal e Pjanic sono i due che danno classe e nerbo al centrocampo. E non solo.
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Prima ancora che Miralem Pjanic andasse al Mondiale con la Bosnia, il Paris Saint Germain sembrava voler fare carte false per lui. Tanto che gli fu rinnovato il contratto prima dell’esperienza mondiale che lui aveva accolto con un pianto liberatorio finito in mondovisione. Il Mondiale poi non è stato una passeggiata, l’unica vittoria rimediata contro l’Iran, ma insomma per la Bosnia e per Pjanic era già stata un’occasione storica l’esserci arrivati. La punizione – scuola Juninho Pernambucano – che regala la vittoria alla Roma a Parma fa parte di un repertorio che porta dentro tanti oggetti di classe e di pregio. Pjanic è ragazzo d’ordine e di fantasia al tempo stesso, parla tanti dialetti del pallone come le lingue che frequenta con incredibile facilità. Se la partita è bloccata, una punizione tirata con gran classe spazza via l’equilibrio.
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