La penna degli Altri 22/09/2014 12:24

Il punto del lunedì - Crosetti, Caputi, Sconcerti, Garlando

punto_lunedì

La Roma supera agilmente l'ostacolo Cagliari e si porta a 9 punti in campionato, senza aver subito ancora nessuna rete. I giallorossi occupano la prima posizione della Serie A di quest'anno insieme alla , con tutte le possibili inseguitrici che hanno già iniziato a perdere terreno: tutto, anche in questa stagione, fa pensare che si assisterà a una lotta a due per lo scudetto.

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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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LA REPUBBLICA (M. CROSETTI)

La  di Torino e la nonna di sono le anziane protagoniste di un campionato molto sentimentale, quasi romantico, forse appena un po’ melenso. Una soap piena di cuoricini, baci, ciucci, dediche che spaziano dai neonati alle ottuagenarie, ma che nella sostanza è l’appendice del precedente: , Roma, poi il vuoto. Si sapeva, forse non lo si prevedeva così presto. La terza forza, per ora, non esiste.
Perdono Milan e , l’Inter pareggia soffrendo molto, il solco è già profondo, anche perché e Roma sembrano persino più forti di prima. I bianconeri hanno battuto il Milan con facilità irrisoria e irridente, Allegri è partito addirittura meglio di
, Buffon non prende mai gol.
E la Roma spalanca spazi infiniti non solo quando ha Zeman davanti, è una delle squadre più corsaiole d’Europa, procede per scosse elettriche e imprevedibilità. Non sbaglia un colpo il rinnovato Tevez, rifinitore di se stesso, quattro gol in una settimana. Però, i due eversori di Allegri e sono Pogba e Gervinho, quelli che cambiano con un gesto qualunque destino. Il calcio è sempre dei giocatori.
Non male che il pomeriggio del 5 ottobre ci sia già - Roma: non deciderà nulla ma chiarirà qualcosa. L’anno scorso i giallorossi furono demoliti, a naso la distanza si è ridotta anche se la nuova sotto traccia impressiona: forse più lenta e compassata, non più dedita all’”ossesso palla” che poteva sfiancarla e ogni tanto la mandava in tilt nervoso, però mai fuori controllo. L’officina non è più un vortice di martellate, perché bastano un paio di colpi secchi e tremendi che stenderebbero pure un dinosauro. E qui, nell’altra metà del campo, dinosauri non ce ne sono: soltanto lucertoloni spaventati. Tre giornate di campionato non sono mai una sentenza, ma neppure una menzogna. Di sicuro, non sembra che la concorrenza si sia davvero rafforzata [...]

 

IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)

Se la corsa di in tribuna ad abbracciare la nonna è la fotografia più bella del week end calcistico, il dato più significativo viene dal campo e dalla relativa classifica: Roma e sono in testa, a punteggio pieno, ancora più forti della stagione passata. Siamo alle battute iniziali, ci sono un campionato e un percorso ancora tutti da scrivere, però è innegabile che, dopo il mercato estivo, il divario tra le prime due e tutte le altre pretendenti è aumentato, anziché diminuire.
Roma e nelle prime quattro gare ufficiali seppur prive di
,
, , Astori, , Chiellini, Pirlo, Barzagli, Vidal e Caceres, hanno ampiamente gestito assenze e avversari.
In particolare, il salto di qualità più evidente è quello della Roma. Le assenze in difesa e a centrocampo non hanno intaccato certezze e qualità di gioco, anzi evidenziano la varietà/qualità di soluzioni a disposizione di . Solide in difesa, ricche di fantasia in mezzo al campo, micidiali e imprevedibili in attacco, giallorossi e bianconeri hanno reso persino semplici le loro ultime partite con Cagliari e Milan.
Alla Roma, che aveva il compito più agevole, sono bastati tredici minuti. La , che doveva saggiare le ritrovate ambizioni milaniste, ha fatto e controllato la partita senza troppi problemi. Questo è il punto: le avversarie o presunte tali sembrano, sono, troppo distanti. Basti pensare al
, la grande delusione di questo inizio, già con sei punti da recuperare [...]

 

CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)

La notizia di oggi è vecchia ormai di un anno. e Roma sono una cosa a parte, in tre giornate hanno già accumulato un totale di 24 punti di vantaggio sulle avversarie classiche, Milan-Inter--Lazio-. Il passo doppio di Milano è già dimenticato, dopo il Milan delude anche l’Inter scossa troppo seriamente dalla trance agonistica del Palermo [...]. In sostanza dietro Roma e non ci sono ancora avversari. Sono in testa le due squadre più ricche. Per la prima volta infatti la Roma paga stipendi più alti di Inter e Milan. Il calcio si conferma un gioco semplice: sceglie sempre i più forti.

 

LA GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)

Non hanno aspettato le montagne, non sono rimaste al riparo nel gruppo. Dopo solo tre giornate di corsa e Roma sono in testa da sole, con il vento in faccia. Già 3 punti di vantaggio sulla prima grande, il Milan. Nella stagione scorsa i giallorossi scattarono subito sui pedali (10 vittorie consecutive), la Signora venne su col suo passo e piazzò il sorpasso alla tredicesima giornata, approfittando dello 0-0 casalingo dei rivali contro il Cagliari che era un tabù aperto: 2 sconfitte e un pari all’Olimpico. Ieri si è spolverato di dosso il tabù come si fa con un capello sulla giacca. La Roma è più forte anche dei fantasmi. Ma anche Massimiliano Allegri che partiva sempre con il freno a mano tirato e adesso ha messo insieme 9 punti su 9. Nel campionato scorso, e Roma non si ritrovarono mai fianco a fianco davanti a tutti. Ora sì, subito, nel turno in cui il gasatissimo Pippo-Milan ha dovuto abbassare gli occhi e considerare i suoi limiti strutturali; nel turno in cui è crollato il , l’avversario più accreditato dai pronostici estivi; nel turno in cui l’Inter, euforica dopo il Sassuolo, ha penato a Palermo e ha ricominciato a vendemmiare pareggi. Una frenata di massa. e Roma hanno vinto le prime tre partite senza subire un gol, ma non è solo per i numeri che siamo costretti a sospettare nelle due capolista soprattutto una questione di organico e di copione.
La ha giocato a San Siro senza il nucleo d’oro dei tre scudetti: Barzagli, Pirlo, Vidal. Non se n’è accorto nessuno. Ieri all’Olimpico, Pianjc sedeva accanto a
in panchina: due enciclopedie sullo scaffale. Quanti possono permettersi una libreria del genere?
è stato determinante in questo avvio di stagione. Sulla carta è una riserva. La qualità e la ricchezza dell’organico di e Roma consentono di neutralizzare la dispersione di energie da . E poi il gioco. Bonucci non tuona più in verticale appena recupera palla. Non sempre almeno. La ha mantenuto tutte le buone abitudini di e ha imparato la pazienza del palleggio di Allegri. La fase di transizione tra i due tecnici è stata assorbita in modo fulmineo e indolore. La Roma ha maturato ormai una granitica identità di gioco. Se a Gervinho cadesse la fascia sugli occhi (speriamo di no...), potrebbe andare in gol lo stesso perché saprebbe a memoria dove correre e dove incrocerebbe la palla. Il gol di di ieri è più importante di quel che sembra. Non si vive di solo Gervinho e solo , di gol confezionati in corsa, soprattutto nel nostro campionato dove la densità tattica davanti alla porta è patrimonio comune, specie in provincia. Allegri ha a disposizione una batteria di prime punte (Tevez, Llorente, Morata) capace di assaltare anche un caveau di Ginevra. L’opzione è troppo importante per che non ha a disposizione la stessa ricchezza offensiva. Ma la vera promessa di felicità per e Roma viene dal centrocampo, la terra promessa di ogni trionfo [...]. e Roma hanno più gioco e più giocatori, per questo stanno già in fuga. Bimbi e anziani le aspettano sulle strade del campionato: il ciuccio del figlio di Tevez, il ventaglio della nonna di .