La penna degli Altri 14/09/2014 11:31
Stavolta Maicon arriva puntuale all’appuntamento
IL TEMPO (E. MENGHI) - Quello che succede a Miami resta a Miami. Il giallo Maicon, che ha rotto con il Brasile per un ritardo mal digerito dalla Federazione, si spegne appena scende in campo e ricorda a tutti di essere il campione per cui Sabatini chiede rispetto.
Il terzino aveva saltato il debutto in campionato perché indietro con la preparazione fisica, poi era partito con la nazionale e aveva giocato 90 minuti contro la Colombia, generando qualche polemica. Garcia lo ha aspettato, ha chiarito con lui l’incidente con la Seleçao e gli ha consegnato una maglia da titolare per lasciare che fosse lui stesso a dare la risposta che tutti aspettavano.
Maicon non ha disatteso le aspettative e ha regalato all’allenatore francese una prestazione coi fiocchi. Con una voglia di fare che ha ricordato tanto quella di un anno fa, quando era arrivato tra i sospetti di molti e con la prospettiva di un Mondiale nella sua terra. Quest’anno potrà concentrarsi solo sulla Roma e ha già iniziato a farlo nel modo migliore. Basti pensare alla tenacia con cui ha conteso il pallone a Croce sull’out di destra, più per la voglia di vincere la lotta che per necessità. Altro che crollo psicologico.
Non si è buttato giù nemmeno quando ha centrato il palo sul cross col contagiri di Florenzi. E quando poi ha sprecato a tu per tu con Sepe dopo un’ottima triangolazione con lo stesso compagno di prima. La finta non ha ingannato il portiere, che gli ha negato il gol della rivincita. È mancato il timbro, ma c’è stata lo stesso, anche se Garcia lo ha rimproverato per le occasioni sciupate: «Buona la prima con noi, ma avrebbe dovuto fare meglio sotto porta».
Sabatini aveva previsto tutto: «Maicon è un campione e resterà tale per altri anni ancora. Ha sempre onorato la maglia, dobbiamo portargli rispetto». Il ds fa poi chiarezza sul titolare dell’altra fascia: «Cole è il nostro terzino sinistro. Ha avuto qualche problema all’inizio, ma sta facendo bene». E Strootman non si tocca: «Ha fatto la storia recente del club e ce lo teniamo stretto. Rabiot? Il pasticcio l’ha fatto il Psg, noi siamo osservatori esterni». Interessati.