La penna degli Altri 30/08/2014 11:00
Messina presenta la squadra e punta in alto
IL TEMPO - A Sportilia, sede del ritiro degli arbitri italiani, l’hanno definita la stagione del rilancio. E si comincia dal buono combinato dalla categoria arbitrrale, ovvero la finale della Coppa mdel Mondo affidata a Nicola Rizzoli. Il bolognese, con Faverani e Stefani, hanno fatto benissimo tanto che ieri sono stati premiati con un rolex. Ed è da loro che bisogna ripartire.
Lo ha spiegato in maniera eloquente Domenico Messina, il nuovo designatore al posto di Braschi che ha chiuso dopo quattro stagioni (il massimo consentito per un designatore) non propriamente brillanti. E proprio Messina ha fatto intendere dove la categoria deve impegnarsi. Innanzitutto lo stesso metro di valutazione, perché l’uniformità delle decisioni può solo che fa bene e allontanare le polemiche. Sarà una stagione all’insegna della rigidità. Messina ha posto i paletti su tre punti indiscubitili: il fair play in campo, il gioco violento, le proteste. Non ci saranno sconti e i calciatori sono avvertiti.
Due le novità in questa stagione anche se all’atto pratico la vera innovazione è la bomboletta spray adottata ai Mondiali che i direttori di gara avranno in dotazione e potranno usare, a loro discrezione, per far osservare la distanza della barriera in occasione dei calci piazzati.
L’altro aspetto riguarda invece il fuorigioco, ma in questo caso non si tratta di una nuova norma, ma soltanto di un accorgimento. In pratica l’eventuale giocata del difensore, rimette in gioco l’avversario. Non sarà decisiva la distanza che intercorre tra chi difende e chi attacca, ma conterà la reale intenzione dell’attaccante a prendere parte all’azione e quindi creare problemi a chi si difende.
Ventuno i direttori di gara in fascia: Banti, Calcarese, Celi, Cervellera, Damato, Di Bello, Doveri, Gervasoni, Giacomelli, Guida, Irrati, Massa, Mazzoleni, Orsato. Peruzzo, Rizzoli, Rocchi, Russo, Tagliavento, Tommasi e Valeri. Il responsabile del settore, come detto è Domenico Messina, che potrà avvalersi di una commissione formata da Bazzoli, Ivaldi e Morganti.
Il resto si vedrà e lo dirà il campo. Se le nuove mnorme comportamentali saranno applicate alla lettera e senza sconti, allora si partirà col piede giusto. Messina ha chiesto uniformità di giudizio e allora ecco che diventa fondamentale l’apporto dei diretti collaboratori che dovranno aiutare il direttore di gara a sbagliare il meno possibile in attesa che venga istituita la moviola in campo che fa gola a Blatter, un po’ meno a Platini che ha detto chiaro e tondo nei giorni scorsi a Montecarlo di non votare il collega alla riconferma della Fifa. Dipenderà molto da come finiranno le elezioni alla Fifa, ma è chiaro che se dovesse essere defenestrato Blatter, i canti di vittoria della scorsa estate quando Blatter annunciava la voglia di introdurre la moviola in campo, tramonteranno in un misero amen, tanto che Aldo Biscardi, che lunedì ritorna con l’edizio ne numero 35 del suo Processo, ha detto chiaro e tondo che non molla e la battaglia continua.
Sperando che gli errori siano ridotti al minimo. Messina intende lavorare in questa ottica. Le istruzioni date ai suoi sono ineccepibili, sperando siano interpretata dai suoi collaboratori, molti dei quali sono gli stessi che lo scorso anno si sono resi protagonisti di errori in alcuni casi clamorosi. Ma la fiducia in Messina non si discute. È partito col piede giusto. Sperando che niente e nessuno snaturi la sua volontà. Buon lavoro.