La penna degli Altri 09/08/2014 11:13
La squadra in Austria senza Maicon
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Qui, Bad Waltersdord, cuore della Stiria. La Roma, dopo Irdning 2012, torna nella regione occupata prima da Carlos Bianchi, poi da Zeman, quindi da Capello, quando preparavano la Roma a Kapfenberg. Bad Waltersdord è un paesino di 2000 abitanti nel distretto di Hartberg. Qui si fa la Roma vera, o almeno un qualcosa che le si avvicini.
LA NOTA DOLENTE Garcia doveva avere finalmente tutti a disposizione, ma stasera si ritroverà senza Maicon, che ha deciso di prolungare le vacanze fino al 12, cioè un mese esatto dopo l’ultima del Brasile al Mondiale. Era atteso - almeno così filtrava da Trigoria - prima il 3 poi il 6, quindi ieri, Maicon invece vuole sfruttare (legittimamente) i suoi trenta giorni a disposizione (l’unico della rosa a non essersi decurtato le ferie). Garcia non ha preso benissimo questa sua decisione, come non ha preso bene l’assenza di Gervinho dalla tournée negli States. Il club ha cercato di giustificare il forfait di Maicon, proprio perché il terzino ha tutto il diritto di fermarsi fino al 12. Nota di cronaca: chi ha giocato la finale del Mondiale è già in campo, vedi Higuain a Napoli dal 29 luglio, per non parlare dei tedeschi, chiedere a Guardiola e al suo Bayern. Maicon sarà costretto a raggiungere la squadra direttamente in Austria, senza passare da Trigoria. Una presenza quasi inutile visto che il suo arrivo cade (cadrebbe) a soli tre giorni dal ritorno a Trigoria. Ma questo è. A meno di ulteriori sorprese. Maicon è alle prese con il rinnovo del contratto, che non si prospetta scontato. La società vuole prima valutare le sue prestazioni, poi decidere se prolungare l’accordo. Il contenzioso è aperto. Garcia sa che un Maicon motivato e convinto è un giocatore, Maicon sconsolato e anche un po’ arrabbiato, è un altro giocatore. La società sostiene che Maicon non sia un caso. Crediamoci.
IL RITIRO BLINDATO Al di là di questo inconveniente, Garcia è contento di poter far allenare la squadra senza lo stress di trasvolate e partite impegnative, in un luogo isolato e con un clima temperato. Qui vivrà una situazione sicuramente più agevole (e più gradita a Rudi) rispetto a quella negli States. In Austria due sole amichevoli, di basso profilo, una domani contro il SV Eltendorf (ore 17) e l’altra il 15 a Vienna contro il Wiener SK (ore 19). Gli allenamenti e le prove tattiche saranno sempre a porte chiuse la mattina; il pomeriggio, invece, aperti al pubblico. Che potrà ammirare giocatori che presenzieranno, a turno, il cuore Sole Village, allestito a pochi passi dal campo di allenamento.
LE PROVE DI FASCIA Se la fascia destra resta tutta da definire, Garcia almeno potrà provare, tra le altre cose, l'efficienza delle due ali veloci, Gervinho e Iturbe. L’ivoriano, che non ha bisogno di alcun visto per sbarcare stasera in Austria insieme con la squadra, si è già dato da fare a Trigoria nei gironi scorsi. Rudi ha in testa una Roma più sbilanciata: con Gervinho e Iturbe esterni sarà diverso che giocare con l’ivoriano e Florenzi. Pure su Gervais pesa la questione adeguamento, un po’ il refrain dell’estate giallorossa. Tutti lo scorso anno hanno dato tanto e tutti ora voglio guadagnare di più. Normale, non troppo per la società. Il caso dei casi, in questo senso, è Benatia, atteso qui in Austria, ma sempre con il peso della cessione addosso. Mehdi e la società aspettano solo l’offerta giusta.