GASPORT (F. LICARI) - Tutti gli uomini del ct. E del presidente. Sta per delinearsi il nuovo staff azzurro: quello tecnico, cioè i collaboratori di campo di Antonio Conte, e quello manageriale, cioè i delegati di Carlo Tavecchio che sulla Nazionale avrà comunque responsabilità diretta. Se ne parlerà domani sera a cena, a Roma, dopo la firma del contratto. Sì, è domani il giorno cruciale. Martedì, poi, Antonio Conte sarà presentato come il c.t. della rinascita.

Firma domani Conte è rientrato in Italia dalla vacanza in barca. Bello carico, altro che stress (peraltro mai stato stressato quest’estate). Sta studiando nomi e strategie, senza nascondersi impegni e difficoltà della nuova missione. Domani s’incontreranno in via Allegri tutti i protagonisti della trattativa per chiudere definitivamente il contratto biennale (fino al 31 luglio 2016) e firmare.

Al ristorante Quindi cena ConteTavecchio, primo contatto diretto dopo qualche telefonata e un po’ di fax e mail. Sul menù, diverse caselle da riempire il prima possibile perché, se mai qualcuno l’avesse dimenticato, tra due settimane l’Italia si raduna per la doppia sfida con Olanda (amichevole) e Norvegia (qualificazioni a Euro 2016). Troppo tempo è stato già perso, anche se la macchina organizzativa, per fortuna, è partita in automatico. Conte troverà la prima novità regolamentare: da questo ciclo anche la Uefa, come la Fifa, autorizzerà 12 uomini in panchina e non più 7. Con numeri dall’1 al 23. Come in un club. Aspettiamoci convocazioni ampie.

Staff tecnico Conte sarà accontentato per i collaboratori più stretti: il vice sarà Angelo Alessio; nello staff anche Massimo Carrera (tecnico) e Paolo Bertelli (preparatore atletico); più Mauro Sandreani che potrebbe lavorare da osservatore. Da decidere il preparatore dei portieri: Claudio Filippi resterà alla Juve, come pretende Buffon, e servirà quindi un’alternativa di valore (a meno che non ci si inventi un ruolo parttime per il bianconero). Come per Conte, ma senza l’aiuto dello sponsor tecnico, è difficile che il montestipendi globale superi quello della gestione Prandelli (circa un milione).

Altri collaboratori Non è finita. Il nuovo c.t. pensa di portare in azzurro Giorgio Perinetti che ha appena lasciato l’incarico di d.s. del Palermo e con Conte ha lavorato sia a Bari sia a Siena. Il rapporto tra i due è ottimo: Perinetti dovrebbe lavorare come osservatore, o anche più, nel settore giovanile visto che Conte sarà responsabile di tutte le nazionali. Non è escluso che agli osservatori si aggiunga Gianluca Conte, fratello del c.t. e già collaboratore, più uno tra Giuseppe Geria e Gino Dimitri (tutti ex Juve).

Team manager Altro pezzo del mosaico: il team manager. Il nuovo Gigi Riva. Nel progetto di Tavecchio dovrebbe essere un campione mondiale, preferibilmente del 1982: al presidente piace Paolo Rossi (impegnato con Sky), ma circolano con insistenza i nomi di Marco Tardelli, Claudio Gentile più Fabio Cannavaro in arrivo dal 2006. Tutti e tre, però, allenatori. Resta in piedi l’idea di coinvolgere in qualche modo i «mondiali» nella nuova Italia. Sembrano confermati il medico federale, il professor Enrico Castellacci, e il segretario del Club Italia, Mauro Vladovich. Altro nome nel giro azzurro è quello di Andrea Butti, stimato da Conte: potrebbe lasciare il Monaco ed entrare nella comunicazione della Nazionale. Il totoItalia sta per finire. Poi, finalmente, si gioca. E già Conte dovrà dosare le forze perché i cinque giorni tra Olanda e Norvegia complicano un po’ la vita: amichevole test decisivo pr la gara ufficiale oppure servirà il turnover?