La penna degli Altri 02/08/2014 11:02

Gervinho si arrende, senza visto non parte più

Gervinho

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Niente da fare, Gervinho ri mane a Roma. Nemmeno ieri è an dato a buon fine il tentativo da par- te del calciatore di ottenere il visto dall’ambasciata americana e così l’ivoriano non è potuto salire sull’aereo che lo avrebbe portato a Filadelfia. Rispetto ai giorni scorsi, stavolta si è arreso pure anche perché la sede diplomatica è chiusa nel weekend. Il tecnico e il club sono contrariati per l'inconveniente visto che arriva dopo la querelle per l’adeguamento contrattuale (che ancora non è stata risolta e continua ad essere oggetto di discussione tra la società e il suo procuratore) e in seguito alla richiesta, accordata all'attaccante, di poter beneficiare di qualche giorno in più di vacanza per risolvere alcune questioni personali in Costa d’Avorio. Tanto basta per alimentare qualche dubbio sul reale motivo della mancata partenza di Gervinho che ieri però è stato fugato dall’ambasciata americana che, sul proprio sito alla sezione visti, ha pubblicato una nota: «Il Dipartimento di Stato Americano sta avendo problemi tecnici con il suo sistema di visti che stanno interessando le operazioni globali. Questo problema è mondiale e non è specifico per un determinato paese o categoria di visto. Riconosciamo il problema e ci scusiamo per il disagio. Stiamo facendo il possibile per risolverlo quanto prima e restituire i passaporti con i relativi visti. Ci rammarichiamo ma attualmente non siamo in grado di quantificare il ritardo». E anche ha provato a spegnere le polemiche: «Non è solo un caso che riguarda lui ma anche i calciatori del Bayern Monaco. Si sta allenando a Trigoria e abbiamo ancora tempo per lavorare insieme». L’ivoriano si allenerà da solo fino a mercoledì quando, al ritorno dalla tournée, riabbraccerà i compagni con i quali però si aggregherà solamente il 9 agosto ( concederà infatti due giorni e mezzo di riposo). Fortuna vuole che per andare a Bad Waltersdorf non ci sia bisogno di alcun visto. Intanto c'è una risposta che alimenta qualche perplessità. E' quella di Emanuelson che durante un’intervista ha parlato anche del connazionale : «In Olanda quando si è fatto male erano tutti tristi. Speriamo che torni più forte, anche se mancano ancora tre mesi».

Dubbio -  Tre mesi? Se le previsioni dell’ex milanista fossero esatte, il centro campista sarebbe a disposizione di a novembre. Sul tema il tecnico preferisce sorridere: «Urby è medico? Non lo sapevo, abbiamo allora un nuovo dottore. Scherzi a parte, Kevin sta portando avanti un normale recupero». Al momento l'ex Psv continua ad allenarsi separatamente rispetto ai compagni, utilizzando molta cautela.