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La penna degli Altri 09/08/2014 11:06

E ora attenti a quei tre

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GASPORT (C. ZUCCHELLI) - I tifosi, nonostante la capigliatura, non lo hanno riconosciuto né fermato. Ma se metterà in mostra anche in campionato tutte le qualità che si sono intraviste a Rieti e negli States, allora la passeggiata in tranquillità di due giorni fa a via del Corso sarà solo un’eccezione. ha deciso di prenderlo in inverno, la trattativa con il Fenerbahce, che ritroverà il 19 all’Olimpico, è stata lunga, ma alla fine il d.s. è riuscito a regalare a il centrocampista dai capelli come Lucio Battisti e dai piedi immacolati. Tecnicamente è impeccabile, deve imparare bene i movimenti (oltre che l’italiano) e cercare di più i compagni: i difetti ci sono, ma a 20 anni e con un talento così grande c’è tutto il tempo per correggerli. Lo farà : non andrà in prestito, crescerà senza pressione alle spalle di , il giocatore a cui sembra somigliare ogni giorno di più.

 Quando a 20 anni sei già papà di una bimba di quasi un anno inevitabilmente sei più maturo dei tuoi coetanei. E la maturità è la prima cosa che colpisce in Leandro , trequartista argentino che la Roma ufficialmente ha preso in prestito dal Chievo con la possibilità di riscattarlo tra un anno dal Boca. In questi mesi si giocherà la possibilità di restare in Europa e, seppur meno appariscente degli altri due giovani, ce la sta mettendo tutta. Tecnicamente non si discute, ma deve imparare a velocizzare l’azione: tiene troppo il pallone, gli chiede di giocare di prima e verticalizzare quando ne ha l’occasione. Il suo maestro è Riquelme, l’idolo Zidane. Ama partire centralmente, si è detto disponibile anche a giocare interno e sta imparando a defilarsi sull’esterno così come vuole . «So che tatticamente devo crescere — ha detto — ma con calma. Per la squadra l’obiettivo è il campionato e anche per me deve essere così». Ecco la sua maturità.

Sanabria Dei tre giovani sembrava quello con più possibilità di andare a giocare altrove. «Ha 18 anni, deve fare esperienza», si diceva dentro e fuori Trigoria. E invece, a meno di scenari a oggi imprevedibili, anche Tonny Sanabria (con 2 «n» per sua scelta) resterà con . La conferma se l’è guadagnata in Usa: umile negli allenamenti, sfrontato in partita con avversari molto più blasonati, molto amico di e , l’attaccante ha conquistato allenatore e compagni di squadra, che in campo lo hanno cercato spesso e volentieri. La sua permanenza gli consentirà magari di giocare poco, ma di poter crescere negli allenamenti. L’esperienza a Sassuolo lo ha provato: appena 39’ giocati, si è trovato invischiato nella lotta per non retrocedere che lascia poco spazio ai giovani di belle speranze. Per questo vorrebbe tenerlo: Sanabria potrebbe fare la spola tra la prima squadra e la Primavera. Così sarebbe sempre sotto l’occhio di , pronto a chiamarlo in caso di necessità.

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