La penna degli Altri 05/07/2014 10:59
Una casa per tutti i romani
IL ROMANISTA (P. A. COLETTI) - La nuova casa della Roma nella "Casa della Città". Ieri mattina presso la sede del Dipartimento Patrimonio in Piazza Giovanni da Verrazzano, il sindaco Ignazio Marino, il vice-sindaco e assessore al patrimonio Luigi Nieri e l’assessore per la Trasformazione Urbana, Giovanni Caudo, hanno inaugurato la struttura dove verranno presentati ai cittadini i grandi progetti di interesse pubblico promossi dall’amministrazione capitolina per la città di Roma. E il primo grande progetto è proprio il nuovo stadio dell’As Roma. Il plastico e tutta la documentazione del progetto del nuovo impianto che sorgerà a Tor di Valle è da ieri consultabile pubblicamente all’interno de "La Casa della Città". Nello spazio espositivo di Piazza Giovanni da Verrazzano i cittadini potranno vedere da vicino il plastico, i video e i rendering e potranno consultare tutti i materiali relativi al progetto e allo studio di fattibilità. «Il masterplan dello stadio è ora a disposizione di tutta la città - ha fatto sapere ieri Giovanni Caudo, assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale -. La legge sugli stadi prevede che entro 90 giorni il Comune si esprima sulla fattibilità del progetto. Nel corso di questo periodo, i cittadini potranno avere accesso a tutte le informazioni tecniche che i promotori del progetto hanno presentato a Roma Capitale». Novanta giorni che, come annunciato ieri dal Sindaco Marino, potrebbero anche accorciarsi.
«Per quanto riguarda lo stadio della Roma il nostro impegno è completare un esame rigoroso in meno dei 90 giorni previsti dalla legge - le parole di Marino -. Noi immaginiamo di completare la parte istruttoria in meno di 70 giorni, certamente senza nessuna scorciatoia rispetto a quello che è l’interesse pubblico. Quindi un tempo del 25% inferiore a quello che la legge ci concede. Roma è una città metropolitana che deve andare più veloce delle altre città europee». Una gran voglia di far presto confermata anche dall’assessore Caudo: «Noi dobbiamo consegnare l’esame del progetto entro il 27 di agosto, ma stiamo già facendo la richiesta per la conferenza dei servizi che pensiamo di fare entro fine luglio».
Tutto prosegue secondo i piani del presidente giallorosso Pallotta che vuole regalare il prima possibile una nuova casa ai suoi tifosi. Nessun problema neanche dal fallimento della Sais, società che ha venduto l’area di Tor di Valle alla Eurnova di Luca Parnasi per 42 milioni di euro, lo scorso giugno. A confermarlo è stato lo stesso Parnasi: «Siamo legittimamente proprietari, non ci sarà alcun problema. Non devo dire io se lo stadio si farà o meno, ma ce la stiamo mettendo tutta per il bene della Roma e dei tifosi». Dallo studio di fattibilità, reso pubblico ieri, emergono le prime cifre: la Roma si impegna a spendere massimo 50 milioni di euro per le opere di urbanizzazione attorno all’impianto. La stima sommaria dei costi complessivi delle urbanizzazioni funzionali è pari a circa 270 milioni di euro. Ben 93 milioni sono associati alle opere stradali, quasi 60 per i parcheggi, mentre le “connessioni esterne” dovrebbero costare complessivamente 64,5 milioni (di cui quasi 40 per il nuovo ponte sul Tevere che dovrà collegare l’autostrada Roma- Fiumicino e via Ostiense). Ma come si legge nello studio di fattibilità «il contributo massimo che l’operatore privato dello stadio può sostenere per la realizzazione delle opere sopra descritte è pari a 50 milioni di euro». Resta da trovare una copertura economica di 220 milioni che ha spinto Roma a prevedere «a titolo di compensazione» la realizzazione di un’area a destinazione direzionale e commerciale (‘Business Park’), che non prevede nuovi complessi di edilizia residenziale ma comunque due alberghi.