La penna degli Altri 02/07/2014 09:18
Tommasi gela Tavecchio «Non è solo»
IL TEMPO - Tavecchio, Lotito e Macalli: il nuovo che avanza. Il futuro del calcio italiano riserva questo, tra un mugugno del Foro Italico e lo scetticismo generale. Il dimissionario Abete - dopo il disastro - prova a coinvolgere nel circuito delle responsabilità anche il vertice del Comitato Olimpico, che non cade nel tranello, anzi rilancia. La Figc ha fallito le ultime due missioni mondiali e la qualificazione alle Olimpiadi di Londra: fare un minimo di onesta autocritica sarebbe cosa buona e giusta, soprattutto perché a Via Allegri arriva la fetta più grande della torta dei contributi statali destinati allo sport.
Intanto l’unico candidato alla presidenza della Federcalcio - neanche è arrivato - e già si tiene stretta la poltrona. «Deciderà se candidarmi martedì prossimo. In ogni caso vota il calcio, nessun altro». Della serie il calcio è cosa nostra, sinistro ammonimento che non promette nulla di buono. Tutti auspicano un commissariamento, con un intervento del presidente del Coni Malagò. Ma non c’è modo, almeno per i prossimi 90 giorni. Il calcio è in ostaggio di uno statuto arcaico, che dà un peso specifico maggiore alla Serie C e ai Dilettanti rispetto alla Serie A. L’assalto alla diligenza è già partito, al momento non ci sono eroi per evitare il peggio, ma il presidente dell’Assocalciatori Tommasi promette opposizione: «Tavecchio non sarà l’unico candidato». Tutto rimandato ad agosto, intanto per la panchina azzurra avanza il tandem Tardelli-Cabrini. Eroi del Mundial di Spagna. Era il 1982.