La penna degli Altri 24/07/2014 11:16
Sorpasso Roma Astori in pugno, bruciata la Lazio
GASPORT (D. STOPPINI) - «Siete una grande squadra, siamo una grande squadra, nulla ci può far paura». Così James Pallotta accoglieva due sere fa la Roma tutta nella sua reggia da 25 milioni di dollari. Chissà se pensando alla grande squadra il presidente faceva riferimento anche a Davide Astori. Perché il difensore è l’ultimo rinforzo individuato per Rudi Garcia: prestito oneroso a 2 milioni di euro e diritto di riscatto fissato a 5,5 milioni. Valutazione totale 7,5 milioni, 500 mila euro in più di quelli chiesti alla Lazio, superata allo sprint in un derby di mercato che nella serata di ieri ha agitato le radio e i social network della capitale. Il tutto mentre il d.s. Tare non perde ancora le speranze, forte del sì del giocatore ottenuto nelle scorse settimane. «Ma noi abbiamo accettato le richieste del Cagliari, sappiamo cosa fare », ha detto il d.s. ad Auronzo a una cinquantina di tifosi che - contrariati per l’esito dell’operazione - hanno chiesto e ottenuto un incontro nell’albergo della squadra. A fine colloquio, Tare ha detto: «Dopo il mercato potrei dimettermi se le cose non vanno bene».
Il derby Ma - a meno di improbabili colpi di scena - Astori raggiungerà la Roma negli Usa. E raggiungerà pure Mattia Destro, con il quale nello scorso campionato fu protagonista dello scontro in campo che costò all’attaccante tre turni di squalifica e, di fatto, anche il Mondiale. Giusto il tempo, per Astori, di preparare i bagagli e abbandonare il ritiro del Cagliari, che proprio ieri pomeriggio ne aveva annunciato il rinnovo di contratto per tre anni. Ma già dalle parole del giocatore durante la conferenza si intuiva che il rinnovo sarebbe servito solo a dare maggiore forza contrattuale al club sardo. Il giocatore era d’accordo da tempo con i biancocelesti, ma Lotito e Giulini non sono mai riusciti a trovare l’intesa, né sulle contropartite (richiesti Cataldi e Tounkara, offerto Novaretti) né sulla valutazione complessiva. Nello stallo si è inserito il Sabatini, che ha chiuso l’affare con il Cagliari, preso atto dell’impossibilità di far tornare alla base Toloi dal San Paolo (il club brasiliano non ha accettato il prestito con obbligo di riscatto proposto dalla Roma). In Sardegna, tra l’altro, a breve potrebbe finire in prestito Matteo Ricci, richiesto da Zeman.
C’è Yedlin Alla Roma, i fuochi d’artificio sembrano non terminare. Pallotta ha svelato a una tv l’arrivo di un giocatore Usa: è il terzino Yedlin. È in arrivo pure Ferreira Carrasco: a Trigoria sono in attesa della risposta del Monaco all’offerta di 5 milioni inviata 48 ore fa. C’è fiducia, l’attaccante belga piace a Garcia, anche a costo di dover rinunciare a Ljajic. Non Gervinho («Ritardo dovuto a problemi familiari, non al mercato», dice il d.g. Baldissoni), che dovrebbe raggiungere la squadra a Denver, ma i cui nodi contrattuali restano aperti. Magari li risolverà Pallotta, il protagonista di questa tournée: prima la chiacchierata con Benatia, poi l’invito a casa due sere fa in cui ha sfidato a basket Ljajic e De Rossi («Stasera per voi sono Jim, non il presidente», ha detto ai giocatori), infine ieri un’altra serata in un locale dopo la partita contro il Liverpool. Brindando ad Astori.