La penna degli Altri 30/07/2014 17:32
Roma, il solito Totti e il Real è ko
ILTEMPO.IT (E. MENGHI) - La Champions è un’altra cosa, ma nella Coppa che porta lo stesso nome e si gioca dall’altra parte dell’Oceano le squadre in corsa per la vittoria sono tra le big di sempre e batterle non è mai facile, soprattutto con una preparazione fisica in atto a pesare sulle gambe dei protagonisti. Ma la Roma è riuscita ad avere la meglio contro i campioni d’Europa del Real Madrid, grazie ad un’unica giocata vincente firmata dall’intramontabile Francesco Totti: 1-0 al 13’ del secondo tempo, tutto nasce da un velo geniale del capitano, pallone raccolto da Florenzi che prende coraggio dopo una prima frazione passata a rincorrere Bale e la riconsegna al numero 10 giallorosso, abile nel tirare al volo spiazzando Diego Lopez. Ljajic subito dopo può fare il bis, ma prende l’esterno della rete e illude un pubblico numeroso che finalmente applaude dopo aver fischiato il gioco poco brillante del primo tempo.
Il Real è partito meglio e ha obbligato la Roma a chiudersi e soffrire, ma non è riuscito a sfondare, un po’ per l’imprecisione sotto porta dei blancos, un po’ per la solidità del reparto arretrato giallorosso. Benatia e Castan si dimostrano una coppia sintonizzata sulla stessa frequenza e il marocchino, dopo qualche sbavatura iniziale, si ricorda l’arte dell’anticipo e non sbaglia più nulla. Cole sulla corsia mancina regge tutti i 90 minuti senza esagerare con gli affondi offensivi, ma dimostrando di saper difendere in maniera ordinata. Florenzi s’inventa terzino destro, perché Garcia gli ha chiesto uno sforzo in assenza di Maicon e Torosidis (il brasiliano è ancora in vacanza, il greco lavora a Trigoria), lui ha risposto presente, nonostante alcune lacune difensive tamponate da Benatia, sempre pronto a soccorrere il compagno alle prese con il più insidioso degli avversari, Bale. La scelta del tecnico francese era un segnale chiaro di quanto contasse prendere tutti e tre i punti in palio nell’amichevole di lusso al Cotton Bowl di Dallas: dopo il dignitoso k.o. per 3-2 con il Manchester United, Rudi non voleva assistere ad un’altra sconfitta e il presidente Pallotta in tribuna ha potuto applaudire la sua squadra con la convinzione di poter arrivare presto a un trofeo prestigioso. In campo si è rivisto De Rossi nella mezz’ora finale, ma a cominciare la partita in mediana sono stati Pjanic, Nainggolan e Keita. Il maliano si è reso protagonista di un acceso battibecco ancor prima del fischio d’inizio: vecchie ruggini con Pepe, che ai tempi del Barcellona gli aveva dato della «scimmia». Stavolta, stando a quanto riferito dal romanista, gli avrebbe sputato. Ecco perché si è rifiutato di stringergli la mano e ha poi reagito tirandogli una bottiglietta d’acqua. Le scuse sono arrivate qualche ora dopo su Twitter: «Sono dispiaciuto per il mio comportamento».
I nervi tesi hanno contribuito a creare l’atmosfera da Champions, così come l’insistenza di Garcia nel proporre i titolari anche nel secondo tempo, nonostante le 11 sostituzioni a disposizione da regolamento. Non era una partita per i giovanissimi, anche se nel finale qualcuno ha potuto ritagliarsi il suo spazio, come Somma, Paredes, Uçan e Sanabria. Iturbe è dato in crescita: comincia male, ma poi accelera, dribbla e aiuta in fase difensiva, dimostrando di aver solo bisogno di tempo per rimettersi in forma. La qualità c’è e si vede. Grande impegno da parte di Ljajic, che ha l’atteggiamento giusto nonostante sia entrato nella lista dei possibili cedibili per rimpinguare le casse societarie dopo la spesa grossa.
Da sottolineare anche la bella prestazione di Skorupski, abbracciato a fine gara da De Sanctis, che dovrebbe continuare ad essere il titolare tra i pali. Il polacco sta provando a mettere in difficoltà Garcia, non c’è dubbio. La Roma ottiene i primi tre punti del torneo negli Usa e torna in corsa per la vittoria del girone, che vede in testa lo United a quota 5, l’Inter a 3 come i giallorossi e il Real ultimo con un solo punticino raccolto in due match. Il prossimo appuntamento per Totti e co. è made in Italy: il 2 agosto a Philadelphia si gioca Roma-Inter, un antipasto di serie A.