La penna degli Altri 24/07/2014 12:35
Riprendiamoci le fasce. Da Cuadrado a Iturbe: esterni di moda
GASPORT (L. BIANCHIN) - La periferia è tornata di moda. Oltraggiata nel 2010 quando Messi prese casa in centro, trasformandosi da esterno del tridente a centravanti del Barcellona, la fascia è di nuovo un luogo nobile. L’estero ha dato l’esempio da tempo – Bale è diventato il più pagato di sempre giocando a sinistra e a destra, quasi mai in mezzo – e l’Italia per una volta segue con tempismo. La Serie A 2014-15 sarà un clinic di calcio da esterni, riassumibile con slogan vagamente populista: «meno 3- 5-2, più 4-3-3 per tutti». Gli allenatori sembrano aver riscoperto le vecchie ali da dribbling, tornate al centro del mercato: Cuadrado, Cerci e Douglas Costa sono tra i nomi della settimana.
Volo Milano-Cagliari Ognuno ha le sue preferenze ma chi apprezza gli esperimenti ha già puntato due laboratori: Milan e Cagliari. Inzaghi ha scelto il 4- 3-3: dicono sia una scelta di continuità, da «Milan ai milanisti », ma in realtà Pippo ha stravolto una tradizione di alberi di Natale (Ancelotti) e finti trequartisti (Allegri). Esplorerà le zolle di San Siro vicine alle bandierine con Menez, El Shaarawy e forse Cerci. Il Cagliari si è messo in mano a Zeman, arrivato con i gadget in dotazione: le sigarette, i gradoni, le risposte zen in conferenza e gli esterni d’attacco. Sau e Ibarbo se la ridono: il ritorno del boemo è un’occasione d’oro.
La A delle ali La Serie A però offre molto altro: la Roma con Iturbe e Gervinho, la Lazio con Candreva e Keita, il Sassuolo con Berardi e Sansone, il Parma con Biabiany e Belfodil, la Samp con gli atipici Gabbiadini ed Eder, il Genoa con gli atipicissimi Kucka e Perotti. E ancora, un po’ più in piccolo, il Verona con Jankovic e Gomez, il Cesena con Defrel, Garritano e chiunque arriverà dal mercato. Chiude il Napoli, che usa il 4-2-3-1 ma propone concetti simili: vuole essere pericoloso con sprinter (Callejon) e dribblatori (Mertens, Insigne).
Dall’Italia all’estero Montella non era così preoccupato da quando doveva salvarsi al Fulham con i gol di McBride e Bocanegra: si è capito che Cuadrado lascerà la Fiorentina. Si parla di Bayern, di sicuro piace molto a Barcellona e United. Prima o poi, qualcuno manderà 35-40 milioni e magari Cuadrado sceglierà la Premier. Come Sanchez, andato ad allargare il campo dell’Arsenal, come Markovic e Lallana acquistati dal Liverpool.
Dall’Italia... all’Italia Il fenomeno però è soprattutto italiano. Iturbe è stato il colpo di inizio estate: 22 milioni per la Roma. Cerci può essere quello di fine agosto: piace a Milan, Atletico Madrid, Monaco e non dispiace nemmeno all’Inter. I milioni qui sarebbero 18 ma insomma... diventerebbero un altro assegno per il sostentamento degli esterni. Forse, però, avremo notizie più rapide di Candreva e Lulic, per cui molte squadre hanno chiamato la Lazio, oppure di Biabiany, che resta un obiettivo dell’Inter (nel caso, tema del giorno: «come crescere un giocatore, cederlo e poi ricomprarlo »). Poi magari la Juve comprerà Shaqiri, che in hotel durante il Mondiale crossava anche in piscina: Drmic si tuffava e lui gli metteva la palla sul piede per la rovesciata. Quando uno è ala, è ala anche in costume.