La penna degli Altri 20/07/2014 12:08
Benatia, l’addio è più lontano
IL ROMANISTA (D. GALLI) - Se le parole contassero davvero nel mondo del calcio, allora non ci sarebbero dubbi. Il Chelsea non proverà più ad acquistare Benatia. O meglio, il Chelsea avrebbe già terminato il proprio mercato. «Chiude il 31 agosto, ma noi chiudiamo il19luglio». Cioè ieri. Non l’ha detto uno qualsiasi, uno di passaggio, sono le parole di José Mourinho, uno che a Stamford Bridge qualcosina conta e una minima reputazione ce l’ha. «Il club ha fatto un lavoro fantastico, non solo per chi abbiamo comprato ma anche perché lo abbiamo fatto a tempo di record. Abbiamo esattamente ciò che serve e ciò che volevamo». Meglio così. Ma è davvero possibile che Mourinho si accontenti dell’acquisto di Zouma dal Saint-Etienne? E che dietro il quadro sia completato da Terry, Ivanovic e Cahill? Chissà.
Se però fosse così, e alla luce dell’ingaggio di Mangala da parte del Manchester City, allora sì che le possibilità di una partenza di Benatia si sarebbero notevolmente ridotte. E se non è così scontato credere alle parole di Mourinho, bisogna invece dare sicuro credito ad altre parole. Quelle di Benatia, che l’ha detto e l’ha ridetto: io non vado via. L’ultima volta l’ha sostenuto firmando uno striscione dove veniva chiesto proprio questo: caro Mehdi, nun ce lassa’. «Sto qua, quindi resto», ha risposto Mehdi. Della serie, cogito ergo sum. L’idea non dispiace affatto alla Roma, che non ha bisogno di monetizzare proprio nulla, che se Benatia non parte continua a poter vantare in rosa uno dei più forti difensori centrali al mondo, che se Benatia non parte non ha paura di sussurrare la parola scudetto. Resta sempre il"pericolo"(per chi non vorrebbe perdere Mehdi) legato al Bayern Monaco, a questo punto (salvo colpi di scena) ultima grande corteggiatrice del centrale romanista.
In ogni caso, la Roma non si farà trovare impreparata. Di fronte a una eventuale cessione, Sabatini punterebbe ad assicurare a Garcia un nome di primo livello. E comunque a Trigoria stanno lavorando per assicurarsi un quarto centrale difensivo. Sabatini osserva con molta attenzione quanto sta accadendo tra il Porto e Rolando, vecchio pallino del diesse giallorosso. Il club più titolato del Portogallo non lo ha convocato per il precampionato e lo staff del centrale sta ragionando sull’ipotesi della rescissione del contratto. Se capiterà l’occasione Sabatini la coglierà al volo, esattamente come è avvenuto per Iturbe, anche se sul giocatore c’è sempre l’Inter. Resta valida la pista che porta a Marko Basa del Lille, montenegrino, extracomunitario, e questo è stato finora il vero freno per la Roma. Altri fatti di minor conto. Nel pomeriggio di ieri sono piovute smentite da tutte le parti alla voce, che si era sparsa in mattinata, di un presunto interesse del Tottenham per Destro. Si diceva che il dg Baldini fosse disposto a uno scambio con Soldado. Sono state definite «sciocchezze» dalle fonti. «Sciocchezze», per usare un eufemismo. Va invece monitorata con attenzione la situazione di Ljajic, su cui ci sarebbe lo Schalke. La Roma non vorrebbe privarsene, Sabatini lo ritiene un elemento preziosissimo e sottovalutato dalla critica. Chissà se però Adem si ritiene altrettanto importante per questa Roma. Per questa squadra che profuma di magia.