La penna degli Altri 20/06/2014 09:46
Roma si coccola il suo Gervinho «Che gol hai fatto»
GASPORT (D. STOPPINI) - Vista da qui, vista da quest’altra parte dell’Oceano, la prodezza di Gervinho non ha poi mica stupito così tanto. Perché basta riavvolgere il nastro di qualche mese, 26 gennaio 2014, la rete al Verona da una posizione simile, largo sulla destra, dribbling infiniti a rientrare e poi il destro sul primo palo. Con quel gol la Roma guadagnò due punti sulla Juventus capolista. Con quello di ieri Gervinho non è invece riuscito ad evitare la sconfitta della Costa d’Avorio contro la Colombia. E forse è per questo che l’attaccante dopo la partita ha dovuto contenere la sua felicità: «Segnare al Mondiale è sempre un’emozione particolare. Ma speravo che la rete servisse per rimontare lo svantaggio. Purtroppo non è stato così, che peccato».
Da record Eppure un record l’ha stabilito lo stesso: l’attaccante della Roma è il primo giocatore della Costa d’Avorio a segnare in due partite consecutive in un Mondiale. E allora forse è per questo che ieri su twitter girava la seguente battuta: «Non chiamatelo più “er tendina”, ma “er serpentina”». Sarà anche per questo che sui social network, sponda giallorossa, si è scatenato di tutto dopo la rete gioiello. La Roma se lo coccola e twitta i complimenti al suo ivoriano, oltre che la scheda tecnica: gol nell’unico tiro in porta. Contro Torosidis Ma Gervinho è caldo e lo sa pure Radja Nainggolan, che il Mondiale è costretto a seguirlo davanti alla tv. E lo segue con attenzione: «Che gol ha fatto Gervinho!», ha twittato il belga. Un tifoso invece si è limitato a un sobrio «sia santificato il giorno in cui la Roma ha deciso di acquistarti ». Un complimento mica tanto indiretto a Rudi Garcia, che un anno fa spinse da matti per convincere Sabatini a portarlo a Roma. Ma pure un messaggio che sa tanto di consiglio alla società. Perché Gervinho, nel gennaio 2015, con la sua Costa d’Avorio giocherà la Coppa d’Africa. Ecco perché Garcia ha chiesto di triplicare molti ruoli della rosa. E tra questi anche gli esterni: Aubameyang ha lo stesso problema di Gervinho, Lens piace ma non può essere il fiore all’occhiello, Iturbe pare aver preso altre strade, Cerci non è poi così semplice da prendere. È un rebus tutto da risolvere. Nella speranza di centrare un altro Gervinho, che contro la Grecia di Torosidis può regalarsi un ottavo di finale contro l’Italia. Strani incroci, er serpentina un po’ piace e un po’ spaventa.