La penna degli Altri 20/06/2014 10:05

Le ambizioni tinte di azzurro all’esame di maturità

prandelli

IL MESSAGGERO (M. CAPUTI) - Visto il periodo anche l’Italia di Prandelli si avvia a sostenere il suo esame di maturità. Alla vittoria e alla buona prestazione contro gli inglesi serve dare continuità confermandosi contro la Costa Rica. La gara di oggi non sarà decisiva ma vincerla vorrebbe dire avvicinarsi alla qualificazione agli ottavi. Le insidie non mancano e sono più di natura tattica che psicologica. Gli azzurri non corrono il rischio di sottovalutare l’avversario, piuttosto bisognerà temere la loro velocità, la voglia di toglierci gli spazi e di compiere l’impresa. Con le dovute differenze tecniche, abbiamo visto di cosa sono stati capaci i nostri avversari con l’Uruguay e come Messico e Cile hanno affrontato Brasile e Spagna. Il crollo dei Campioni del Mondo è stato clamoroso, non solo perche detentori del titolo e degli ultimi due Campioni Europei, ma anche perche con i club hanno dominato l’ultima stagione di coppe, con i successi in Europa e . Certamente si può parlare della fine di un ciclo, non sottovalutiamo però la stanchezza mentale e fisica della maggior parte dei protagonisti di quei successi nelle squadre di club.

Tante, troppe sono le partite giocate, è quasi impossibile arrivare nelle giuste condizioni a una competizione come il Mondiale. La stanchezza e gli acciacchi di molti calciatori può essere un aspetto determinate per gli esiti di questa Coppa del Mondo, e dunque delle fortune delle varie nazionali. Augurandoci comunque di tornare protagonisti in Europa con le nostre squadre di club, consoliamoci pensando che l’Italia possa dunque avvalersi del vantaggio di non avere giocatori logori. Del resto Prandelli ha svolto sin qui un lavoro mirato dal punto di vista atletico e tattico. Correre troppo nelle prime partite si può pagare successivamente, fondamentale è poter crescere nella forma e avere le riserve giuste. In virtù di questo, con le caratteristiche dei nostri calciatori, è giusto puntare sul possesso palla, far “sudare” il pallone e gli avversari. È fondamentale vincere con la Costa Rica, rafforzerebbe le nostre convinzioni e ci porrebbe in posizione di netto vantaggio nei confronti di un Uruguay agguerrito e armato di un Suarez che fa paura.