La penna degli Altri 10/05/2014 11:48
Sotto un manto di stelle Roma bella gli appare
IL ROMANISTA (M. BIANCHINI) - Rudi Garcia avrà un motivo in più per riscuotere domenica l’applauso dell’Olimpico. Il fiuto dei tifosi romanisti non ha sbagliato cogliendo nell’animo del tecnico transalpino il modello d’amore che essi portano nel cuore. “Uno di noi “ è scritto su un cartello immaginario. Non potrebbe essere altrimenti per un fresco straniero comparso sul Gianicolo nella quiete della notte, ad ammirare il panorama di Roma. La raffigurazione della scena è passata quasi inosservata fra gli angoli nascosti della sua intimità, scovati da Gianni Mura nell’intervista apparsa su Repubblica. Essa ha offerto tuttavia lo spunto per spaziare sullo stupore che fiorisce dietro le quinte del personaggio quando rimane solo con i suoi pensieri, lontano dai lustrini.
Sostiamo qualche istante sotto il monumento di Garibaldi , per riflettere sul significato della solitaria escursione notturna che sembra rifuggire dall’immagine di un turistica qualunque. La corsa di notte al termine di una faticosa giornata di allenamenti, forse si è resa necessaria a soddisfare il desiderio occulto di mister Rudi, il quale cerca continuamente di capire meglio da quale fonte delle meraviglie germogli il grido di passione che non manca mai fuori dai cancelli di Trigoria , riecheggiante sugli spalti dell’Olimpico. Non gli sarà stato difficile imparare con animo estasiato in quale misura Roma adagiata sotto un manto di stelle, come dice una vecchia canzone, riesca a giustificare la sua giovane passione e il sudore che bagna le maglie giallorosse dei propri campioni. “Amo i miei giocatori. Sono il loro capo, ma posso essere avvocato difensore, padre, fratello. Mai in competizione” , Egli ne è fiero , la sua creatura “core de ‘sta città”, alimenta l’orgoglio che continua a trasmettere ai tifosi romanisti , restituiti ad antichi entusiasmi. Magie della Città Eterna che tuttavia non distolgono la mente del generale Garcia dalla realtà più immediata che lo vedrà alla testa dell’esercito in campo contro la “potente “ Juventus.
Egli appare armato fino ai denti ad accogliere la vecchia signora vestita di finta di nobiltà. Conosce tutto del passato che vide la mite vecchietta “ scippatrice “ di un legittimo scudetto giallorosso. Ma è l’ora della saggezza e dello stile che il francese dimostra di saper gestire magistralmente. “Domenica voglio una festa del calcio per noi e per la Juve. Chiedo ai tifosi di applaudire le due squadre più forti del campionato”. La civiltà di Roma avrà l’occasione di rispondere a chi ha infangato il suo nome sabato sera. Battaglia si , ma solo fra i garretti dei giocatori incitati dall’urlo dell’Olimpico. Prima della gara, Garcia assolverà pure ad un rituale che rivela un retroscena di toccante umanità: telefonerà alla mamma la quale ha ereditato il cellulare dal marito deceduto mentre assisteva ad una partita di calcio. “Non voglio che