La penna degli Altri 11/05/2014 12:48
Roma-Juve per l’onore
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Doveva essere la partita per lo scudetto, adesso diventi «la festa della Roma». Garcia, vista l’ariaccia che tira a livello di ordine pubblico, depone le armi e invita tutti a divertirsi. Giocatori e tifosi, se possibile, mentre lui e la società stanno già lavorando per costruire «una squadra competitiva il prossimo anno».
L’appello di Rudi ai 55mila dell’Olimpico è d’obbligo: «C'è rivalità tra i club, è normale e deve essere così. Ma le cose non devono andare oltre la rivalità sportiva. Voglio che sia una bella festa e nulla più. È l’ultima gara dell’anno nel nostro stadio e noi giocheremo al 100% con la formazione migliore possibile, Catania è stato un incidente di percorso». Basta polemiche, Rudi ha parlato quando aveva ancora un senso farlo. «C’è sempre una classifica che dice chi è il migliore d'Italia, chi è secondo, chi si qualifica per le coppe, e io rispetto questo. Non mi interessa cosa abbia fatto la differenza, abbiamo giocato un campionato da record ma anche loro, l'anno prossimo forse con meno punti vinceremo il titolo».
Neppure su Conte il francese affonda il colpo. «Non mi sono piaciute le sue dichiarazioni polemiche, ma un allenatore che fa 96 punti in campionato non può che essere un bravo allenatore, e lui lo è sicuramente». Chissà se ci sarà ancora lui a guidare i campioni d’Italia il prossimo anno. «La Juve e il suo tecnico faranno quello che pensano sia meglio per loro, per noi non cambia nulla: non è detto che bisogna trovare gli stessi avversari e gli stessi allenatori. Quello che conta è che la Roma sia competitiva il prossimo anno».
Come accaduto prima della sfida di andata, Garcia preferisce glissare sul dilemma che gli si potrebbe prospettare un giorno: allenare la Juventus. «Sono veramente fiero di guidare la Roma - si limita a dire Rudi in risposta al quesito - e sarebbe un onore restare qui a lungo e vincere la metà di quello che ha vinto Ferguson». La rivincita può iniziare oggi davanti ai 55mila spettatori attesi all’Olimpico, compresi Pallotta e famiglia in tribuna. «Voglio vedere in campo una Roma che gioca con entusiasmo» chiede ai suoi Garcia, annunciando il debutto in campionato di Skorupski tra i pali. «È un portiere dal futuro brillante, ne sono sicuro».
Qualche certezza in meno ce l’ha su Pjanic. Non sulle sue qualità, ma sul fatto che vestirà ancora la maglia giallorossa. «Se verrà risolta la questione del rinnovo? Penso di sì, lui vuole rimanere, il presidente lo vuole tenere, credo ci sarà un compromesso». Intanto avvisa il ragazzo: «Chi ha detto che partirà in anticipo per il ritiro della Bosnia? Non è deciso». Rudi si augura con tutto il cuore di riabbracciarlo al ritorno dal Brasile, visto che la Roma sa già di dover iniziare il prossimo campionato e la Champions senza Strootman. Anche l’olandese sarà allo stadio a fare il tifo per i compagni e a raccogliere l’ovazione del pubblico. «Siamo pronti per lo scudetto» giura Kevin. Bisogna dimostrarlo sul campo. A partire da oggi.