La penna degli Altri 09/05/2014 09:55
Pallotta scopre le carte
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Strootman,come previsto, è già a Roma. L’olandese, atterrato prima di cena a Fiumicino, oggi sarà a Trigoria per salutare Garcia e i compagni. Il centrocampista anticipa, dunque, Pallotta di qualche ora, anche se l’attenzione, in questi giorni, si sposterà quasi esclusivamente proprio sul presidente che deve risolvere questioni tecniche e societarie. Il contratto di Pjanic è la priorità,ma si dedicherà pure al faccia a faccia con l’allenatore, coinvolgendo il ds Sabatini nel vertice di mercato, e si confronterà con il ceo Zanzi e il dg Baldissoni sugli aspetti organizzativi.
ULTIMO SFORZO La Roma aspetta il via libera di Pallotta per accontentare Garcia e quindi Pjanic. Il bosniaco lascerà la capitale all’inizio della prossima settimana, atteso il 15 dal ct Suic per preparare con la nazionale ilmondiale, e Sabatini punta a chiudere al più presto la negoziazione. Per avere il sì la società giallorossa deve alzare la cifra dello stipendio base, avvicinandosi ai 4 milioni più bonus chiesti dal giocatore. Il tetto degli ingaggi, a Trigoria, è stato fissato a 3,2 milioni (più premi facili): quindi l’unico ostacolo rimane il compenso fisso. Il padre di Miralem, pressato soprattutto da Psg e Barça, spinge per alzare lo stipendio e partire appunto da 4 milioni. La clausola di rescissione, di poco superiore ai 30 milioni, è la via d’uscita, anche perché il bosniaco, a tecnico e compagni, continua a ripetere di voler restare. Poi, magari, riaffronterà la questione tra un anno, quando la Roma avrà pure valutato il giovane Paredes, destinato a diventare l’erede di Pjanic nella rosa giallorossa. Becker, procuratore del centrocampista, assisterà alla gara dei giallorossi contro la Juve (orario di inizio anticipato alle ore 17,45) e quindi avrà la possibilità di incontrare Pallotta e i suoi collaboratori.
MISSIONE ESPLORATIVA Da Pjanic dipende il mercato della Roma. Fino a quando non si sblocca la situazione, non è possibile chiudere operazioni di primo piano. Lo sa bene Sabatini, atterrato pure lui ieri sera a Fiumicino, di ritorno daMilano, dove si è fermato per tre giorni. Il ds ha avuto diversi incontri per conoscere da manager italiani e stranieri la disponibilità di alcuni giocatori che piacciono aGarcia.Tra questi Adriano Correia, 29 anni, terzino sinistro brasiliano del Barcellona eAyew, 24 anni, attaccante esterno ghanese del Marsiglia. Entrambi sono comunitari (il primo ha preso il passaporto spagnolo e l’altro quello francese). Il club catalano chiede quasi 10 milioni per il difensore (scadenza 2017), cercato pure dalla Juve e dal Milan, mentre la società francese si accontenta di 8 milioni per l’attaccante (scadenza 2015). Sabatini, intanto, sta valutando il tedesco Choupo-Moting, 25 anni, attaccante del Magonza e del Camerun: in scadenza di contratto e offerto pure a Juve e Inter, è alto 1,90 e può giocare a sinistra e in mezzo. La tentazione forte: Khedira, centrocampista del Real.
PROMESSA DA RISPETTARE «Torno in Italia dopo la finale di Champions». Mascardi, manager di Iturbe, prende tempo. Il Verona si prepara a riscattare il cartellino del gioiello dal Porto con 15 milioni, ma Sabatini non sa se questo può bastare. Da tempo è d’accordo con il club veneto per prendere l’esterno d’attacco, inserendo alcuni giocatori nella trattativa. Al procuratore del calciatore, a quanto sembra, spetta l’ultima parola e valuta il suo assistito addirittura 25 milioni. Non a caso ne sta discutendo con il Real che ancora non ha deciso. Il ds giallorosso spera di sfruttare l’intesa raggiunta con il Verona nei mesi scorsi, con una formula articolata (21milioni, includendo però Marquinho e il prestito di Nico Lopez). Sabatini si è visto con Berti, manager di Cerci, avvicinato spesso alla Roma, e partner in Italia di Ramadani, potente procuratore di Ljajic e Jovetic. Il Torino preferisce piazzare il suo attaccante all’estero, la Roma ancora non sa se confermare il serbo e considera alto l’ingaggio del montenegrino del City. Frenata per Bonaventura e Darmian.