La penna degli Altri 06/05/2014 09:59
La squadra a rapporto da Garcia
IL ROMANISTA (P. A. COLETTI) - Tutti a rapporto da Rudi Garcia. La sconfitta di Catania non è andata giù all’allenatore francese, che non ha concesso il giorno di riposo post-partita per un motivo semplice: non voleva far passare troppo tempo per parlare alla squadra. Per farsi sentire. Le 24 ore di libertà sono state rimandate a oggi. Garcia non ha premiato i suoi con un weekend lungo.
Il francese ha voluto tutti sul pezzo, il calo di concentrazione visto a Catania deve rimanere un episodio isolato. Concetti espressi chiaramente ieri a Trigoria e nell’immediato post-partita di domenica. «Abbiamo sbagliato tutto. Sono stupito perché anche sapendo che il primo posto non era raggiungibile dovevamo dare tutto e non è stato così. Non solo la gente si aspetta che facciamo meglio ma anche io e i giocatori. Bisogna solo lavorare dopo questa sconfitta» aveva detto Garcia alle televisioni dopo la batosta di Catania. Ieri a Trigoria l’allenatore ha ripetuto il concetto. Era parecchio contrariato (eufemismo...). Garcia non ammette altri cali di tensione: «Non esistono partite senza motivazioni!». Ha chiesto 6 punti nelle ultime due partite. Sul campo si sono allenati solo quelli che non hanno giocato domenica o chi ha fatto solo una parte di gara spezzone, come Taddei e Bastos. Ljajic ha svolto del lavoro differenziato in campo, così come Balzaretti. Benatia si è allenato col gruppo ed è pronto a tornare da titolare contro la Juventus, mentre Toloi è rimasto in palestra con i compagni schierati dall’inizio contro il Catania. Per il tecnico è arrivato anche un messaggio dai tifosi che fuori dai cancelli di Trigoria hanno esposto uno striscione: «Rudi, ensemble pour l’histoire».
Garcia ha apprezzato e rilanciato il concetto ai suoi giocatori. Il messaggio è chiaro a tutti: battere la Juventus. È questo l’obiettivo primario dei giallorossi per chiudere alla grande la stagione dei record. «Domenica ci sarà una bella partita contro la prima squadra in classifica e non dobbiamo sbagliare - ha detto il tecnico francese domenica -. Dobbiamo vincere per ringraziare i nostri tifosi per il sostegno e ancora di piu per preparare la prossima stagione. Una Roma che gioca con il suo gioco, solo così possiamo sperare di vincere domenica». L’Olimpico è pronto a registrare il tutto esaurito per l’ultima partita casalinga dell’anno. I tifosi vogliono salutare la squadra come merita. E la Roma vuole ricambiare. In campo andranno tutti i migliori da Totti a De Rossi, passando per i ritorni di Nainggolan e Destro. L’attaccante non vede l’ora di tornare a giocare dopo le quattro partite saltate per lo schiaffo ad Astori. In ballo c’è una spaventosa media gol da salvaguardare (uno ogni 85 minuti) e un Mondiale che lo aspetta. Destro è pronto a partire da titolale nel tridente con Totti e Gervinho, lo stesso a cui Garcia si è affidato dopo l’ultima sconfitta della stagione. Nelle tre partite successvie al ko di Napoli del 9 marzo l’allenatore francese ha sempre schierato il tris Destro-Gervinho-Totti: contro Udinese, Chievo e Torino sono arrivati 7 gol e 9 punti. Poi la Roma prima con Totti in panchina (contro Sassuolo e Cagliari) e poi senza Destro (contro Atalanta, Fiorentina e Milan) ha continuto a segnare e vincere. Fino al crollo di Catania. Per risollevarsi Garcia si affiderà nuovamente a loro ma potrà contare anche sul pieno recupero di Benatia. Il difensore marocchino a un mese dall’infortunio alla coscia sinistra è tornato a mettere minuti nelle gambe a Catania e domenica sera è pronto a riprendersi il posto di ministro della difesa. Al suo fianco Castan con Maicon a destra e uno tra Dodò e Torosidis a sinistra. A centrocampo rientrerà Nainggolan dopo la squalifica. Al suo fianco De Rossi e Pjanic che contro la Juve potrebbe giocare l’ultima partita della stagione in giallorosso: il centrocampista è stato convocato dal ct della Bosnia Susic per il raduno di preparazione alla spedizione brasiliana, in programma il 15 maggio. Pjanic vorrebbe, visto che il campionato è ormai chiuso, partire con la sua nazionale prima dell’ultima giornata che vedrà la Roma in trasferta a Genova.