La penna degli Altri 24/05/2014 11:13
Castan: «Roma, il mio Mondiale sei tu»
IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - «Il mio Mondiale sarà la Champions con la Roma». Leandro Castan è tranquillo e sereno. La "delusione" per la mancata convocazione da parte del ct del Brasile Felipe Scolari in vista della prossima Coppa del Mondo, che prenderà il via tra un paio di settimane, ormai è alle spalle: «Già l’ho dimenticato, ho sempre lavorato per andare in nazionale, ma questo allenatore ha già chiarito che non conta su di me» Lui ora ha in testa solo la Roma. La squadra con cui in questa stagione (36 presenze) ha dimostrato che avrebbe comunque meritato un posto nella Selecao anche se l’esclusione era nell’aria: «Sapevo che Scolari avrebbe convocato Dante e quindi non c’era posto per un altro centrale mancino», ha detto il centrale giallorosso qualche settimana fa. «Sapevo che la prima volta in Nazionale con Felipao sarebbe stata l’ultima, ma rispetto la sua scelta». La testa quindi è già alla prossima stagione anche se ancora non sono iniziate le vacanze: «Come sta andando la tournèe? Bene, siamo con la testa in vacanza ma sappiamo che è importante per la società stare qui. Poi andremo in vacanza tranquilli - le sue parole a Roma Channel -, sarà una stagione bellissima, siamo felici e andremo a fare cose belle».
Tournée a Orlando che ieri notte (l’una e trenta in Italia) ha visto la Roma giocare contro l’Orlando City nell’unica amichevole in programma tra i vari allenamenti presso l’ESPN Wide World of Sports Complex. Martedì poi la squadra tornerà nella Capitale prima della presentazione delle maglie Nike (in programma per mercoledì) e dello sciogliete le righe. Meritate vacanze che Castan passerà con famiglia e amici. Forse anche con Dodò, compagno di squadra con cui Leandro ha legato di più. Con il giovane terzino, fin dalla scorsa stagione, Leandro scherza e parla tanto: «È un mio fratello, siamo sempre vicini. Sta sempre accanto a me, parliamo tanto. Già lo conoscevo dal Corinthians - ha aggiunto il brasiliano - con cui abbiamo giocato insieme per un anno. Comunque ho un rapporto con tutti. Con Dodò mi sento come un fratello maggiore, nel calcio a volte è difficile e se c’è qualcosa che non va parla con me». Insomma, gli sta vicino, lo consiglia. Un atteggiamento molto utile sia per l’esterno sinistro, che soprattutto nei primi mesi a Roma ha sofferto tanto (vedi infortunio al ginocchio), sia per la Roma. Un atteggiamento che sicuramente piace molto a Rudi Garcia che non a caso ha sempre parlato di «grandi uomini oltre che grandi giocatori».