La penna degli Altri 12/04/2014 10:31

Totti alla guida dell'altra Roma

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IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Olimpico, ore 20,45, c’è la Roma contro l’Atalanta. Con altri tre punti, la squadra di Rudi sarebbe ancora più vicina al traguardo del secondo posto. Anzi, in caso di successo e di vittoria domani della Lazio in casa del , il secondo posto sarebbe aritmetico: +15 (16 grazie alla differenza- reti) a cinque giornate dalla fine. Al di là di questi calcoli, Rudi non vuole arrendersi per quanto riguarda la vetta della classifica: «Sicuramente quando passano le giornate e lo scarto non cambia, tutto è a favore della squadra che sta davanti. Ma possono cambiare ancora tante cose», le sue parole. «Vorrei che il campionato non finisse mai. Non solo per raggiungere la , ma anche perché ho piacere ad allenare questo gruppo fantastico di uomini. Non è il momento di fare un bilancio, abbiamo ancora tanta fame e non dobbiamo mollare questa voglia di vincere che anima la squadra dall'inizio della stagione. Ho un gruppo di uomini, chiunque entra in campo è fiducioso e dà il meglio. Si può sbagliare, certo, ma subito dopo l’errore si pensa a fare meglio nell’azione successiva, si fa il meglio per la squadra e si pensa positivo. È l’entusiasmo che mi aspetto, anche da parte dei tifosi: restano solo tre partite in casa, dobbiamo godere di ogni secondo, di ogni momento e sostenere questa squadra che lotta anche per un centimetro». Distinti sud e settore famiglia esauriti: attesi oltre 40 mila spettatori.

MODULO BALLERINO Tra squalifiche e infortuni, stasera non potrà contare su («Saremo forti anche senza di lui. La ? Aspettiamo il ricorso»), , , Balzaretti, e . Recuperato, anche se non al meglio, ; prima convocazione per Valmir Berisha, attaccante svedese classe 1996 arrivato a gennaio. Dubbi per quanto riguarda il modulo: se sarà , in attacco Gervinho, e (o Bastos); in caso di , fuori Taddei e dentro Bastos, con trequartista. In difesa Toloi al posto di , Romagnoli in vantaggio su tutti per la corsia sinistra (ma occhio all’opzione Dodò). Roma maltrattata? «Non c'è niente contro la Roma. Posso solo dire che è triste che dopo Cagliari si è parlato di solo per l'episodio con Astori e non dei suoi tre gol. Prandelli non lo chiama? Ognuno ha il suo modo di gestire la sua squadra. Lui è il ct dell'Italia e auguro agli azzurri di andare il più avanti possibile ai Mondiali, con più giocatori della Roma possibile », ancora virgolettato di . A proposito: nella Roma c’è un codice interno? «Ci sono cose nello spogliatoio che riguardano solo i giocatori e il sottoscritto. Anche se è difficile oggi tenere tutto nello spogliatoio, ci sono cose che si dicono solo lì. E delle regole ci sono, o in famiglia o in una squadra non si può vivere senza regole. I giocatori lo sanno bene, su tutti i punti ci sono regole da seguire. Dopo io gestisco le situazioni meno normali, quando accadono. Ma potete avere fiducia in me: io le gestisco queste cose».

FALLI E FAIR PLAY Una statistica: Roma 17esima per falli commessi, sesta per le espulsioni ma per le squalifiche è sul podio. «Vuol dire che abbiamo di più la palla degli altri e quindi ci risparmiamo di fare falli. Conosco i miei giocatori, nessuno di loro è cattivo, c’è sempre il fair play ma serve anche essere intelligenti. I falli tattici, come li definite voi, possono essere anche falli intelligenti. Sugli squalificati penso sia un fatto casuale, bisognerebbe vedere ogni caso individuale, ma per me non è importante: chi è squalificato fa spazio a un altro e così si può riposare. Per questo non ho mai fatto caso ai diffidati: meglio perderne uno dopo l’altro che tutti insieme, ma non mi preoccupo ».