La penna degli Altri 18/04/2014 10:36
No Destro, vai Ljajic
GASPORT (A. PUGLIESE) - «Ci aspettavamo l’annullamento totale della squalifica, è un episodio che fa giurisprudenza ». Il d.g. della Roma Mauro Baldissoni è chiaro sulla vicenda- Destro, che ieri ha visto confermarsi dalla Corte Federale le tre giornate di squalifica inflitte tramite la prova tv per il colpo inferto ad Astori in Cagliari- Roma. Mattia, dunque, tornerà solo per Roma-Juventus del 9 maggio, l’ultima grande chance per convincere Prandelli a portarlo al Mondiale (4 giorni dopo, il 13, il c.t. consegnerà alla Fifa la lista dei 30, che poi scenderanno a 23).
Destro ancora out Il dibattimento davanti alla Corte Federale è durato circa 45 minuti, con la Roma rappresentata dallo stesso d.g. e dagli avvocati Antonio Conte (che ha illustrato a lungo la memoria difensiva) e Saverio Sticchi Damiani. La Roma prima della discussione era fiduciosa, uscita dai locali di via Campania molto meno. La mail di Davide Massa (dove l’arbitro dice di non aver visto la manata di Destro) del resto non lasciava scampo, una sorta di «pietra tombale». La Roma ha provato a dimostrare come la scomposizione in due segmenti (trattenuta di Destro vista, colpo ad Astori no) dello stesso episodio non fosse possibile, in quanto strettamente consequenziali. Ma la tesi difensiva non ha convinto la Corte (5 membri, presidente Mastrandrea), già sufficientemente convinta della bontà della sentenza del giudice sportivo Tosel. A Trigoria non hanno voluto ulteriormente commentare, ma quelle frasi di Baldissoni dette prima della sentenza non lasciano spazio ad equivoci sullo stato d’animo giallorosso.
Spazio ad Adem Ed allora, forse, a Trigoria (pronta la newco per lo stadio, si chiamerà stadio Tdv Spa) si consoleranno pensando che non sempre tutti i mali vengono per nuocere. La squalifica di Destro spalanca infatti le porte ad Adem Ljajic, l’uomo di Fiorentina-Roma, l’ex di lusso che per la prima volta tornerà da avversario al Franchi, dove ha giocato per tre anni e mezzo, anche se con alterne fortune. Garcia lo vede in palla, carico, voglioso di giocare a tutti i costi quella gara. È convinto che la bella prestazione con l’Atalanta gli abbia dato nuove energie mentali, gli abbia caricato le pile come aspettava da tempo. E sa anche Rudi che non farlo giocare domani, probabilmente, vorrebbe dire infliggergli un colpo letale al suo morale.
Diamante grezzo «Ma quello che ha fatto con l’Atalanta, Adem dovrebbe farlo sempre», ha detto il tecnico francese. Un po’ quello che aveva detto anche Montella lo scorso anno, un altro allenatore decisivo nella crescita di Ljajic (in ballottaggio con Florenzi, l’altro esterno sarà Gervinho, Paperinho sul prossimo numero di Topolino). Adem, del resto, era venuto per essere decisivo e spazzare via il fantasma di Lamela. I numeri, a conti fatti, sono anche buoni (6 gol e 6 assist tra campionato e Coppa Italia), l’impressione lasciata lungo la stagione un po’ meno. «Finora non ho giocato tanto ma il calcio è così — ha detto dopo l’Atalanta — Mancano 5 gare, vedremo cosa viene. Ho voglia di giocare, a fine stagione ci metteremo a tavolino con la società e vedremo». A Trigoria ci credono ancora, Garcia sa che può cambiare marcia («Adem è un diamante grezzo»), il suo agente (Ramadani) ha già cominciato a parlare con molte società europee, soprattutto in Inghilterra (Liverpool in testa). Chissà, magari Adem domani a Firenze scriverà un’altra storia. Di mezzo, tra l’altro, c’è anche un bonus che la Roma dovrà corrispondere alla Fiorentina in caso di Champions. A Trigoria, però, nella fattispecie saranno lo pagheranno con piacere.