La penna degli Altri 15/04/2014 10:21
«Morsi e pugni in strada». L’aggressione alla moglie che inguaia Nainggolan
CORSERA (A. PINNA) - Sms «clandestini » in un telefonino che lui usava di nascosto: la moglie li vede, s’inviperisce. Ma la (prevedibile) scenata di gelosia scatena l’ira di Radja Nainggolan, centrocampista della Roma (fino a gennaio del Cagliari). Lei è stata picchiata in strada davanti alla loro bimba: pugni, ceffoni, anche qualche morso. Così dice una donna che passa lì e, spaventata per la violenza della lite, chiama i carabinieri. Sostanziale conferma nel referto dell’ospedale: trauma al torace, ecchimosi, tumefazioni, 20 giorni di cure. Nainggolan è nei guai: maltrattamenti in famiglia, indagini anche per lesioni e minacce, presunte.
La magistratura ha aperto un fascicolo, anche se la moglie ha cercato di minimizzare: «Chi è che non litiga con il marito? — ha twittato — è stato soltanto un diverbio». Anche Nainggolan nega le botte e replica sul web alla valanga di messaggi indignati. «Problemi in famiglia esistono. Ma mani addosso no». Ma in via Campidano, a un passo da via Roma e dal lungomare, nel cuore di Cagliari, il grande amore fra Radja, 26 anni, e Claudia Lai, 32, sembra essere arrivato al capolinea. Radja ha giocato sabato la partita Roma-Atalanta e poi è volato a Cagliari. È in Sardegna dal 2010, si é sposato un anno dopo e abita a Serramanna, nel Cagliaritano. Claudia e Ayha, la figlia, non lo hanno seguito a Roma. Lui ritorna quasi ogni settimana. Domenica sono usciti in auto, una passeggiata al sole. Ma lei ha appena scoperto il telefonino bis, e quegli sms non le vanno giù. «C’è un tale che sta bastonando una donna» è la concitata segnalazione ai carabinieri. La pattuglia arriva subito e trova Claudia rinchiusa in auto, in lacrime, barricata con la bimba, 2 anni, e lui scatenato che inveisce. «Non è nulla, non voglio denunciarlo» dice singhiozzando ai carabinieri che la portavano al pronto soccorso del San Giovanni di Dio.
Si erano conosciuti in discoteca quattro anni fa. Radja colpito da quella bruna solare, capelli lunghissimi e frangia sbarazzina. «Colpo di fulmine per entrambi. Ma lui ha avuto la tenacia di corteggiarmi per 9 mesi e un giorno mi sono trovata sopra il letto 100 candeline accese che disegnavano la scritta “Vuoi sposarmi?”. È un uomo meraviglioso: 10 come marito, 10 e anche di più come amante. Un difetto? Gioca troppo alla playstation». Così Claudia, dicembre 2012. Nainggolan, padre indonesiano, madre belga, infanzia difficile: il papà andò via di casa, lui ha tatuate sulla schiena le data di nascita e di morte della mamma, che ha tirato su la famiglia. Ne avrà una anche dopo le botte di domenica? La moglie forse lo ha perdonato, ma intanto lo ha cacciato di casa e lui, dopo una notte in albergo, ha ripreso ieri l’aereo per Roma.