La penna degli Altri 20/04/2014 10:17

L’urlo di Rudi Garcia «Non finisce qui»

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IL TEMPO (A. SERAFINI) - Corre, festeggia e se la ride. Provate a dargli torto. Ora a basterà soltanto un punto per entrare a gamba tesa nella storia della Roma. Intanto è tempo di godersi il ritorno diretto in , un traguardo che in estate sembrava impossibile per tutti, ma non per lui.

Il francese che ha conquistato la sponda giallorossa del Tevere abbraccia la squadra corsa sotto lo spicchio dei tifosi accorsi a Firenze, guarda i suoi ragazzi celebrare la venticinquesima vittoria in campionato e la sicurezza che la maggior parte di loro potrà finalmente tornare a giocare nell'Europa che conta. Catturato dalle immagini mentre rientra negli spogliatoi, si lascia scappare una promessa: «Sì, siamo secondi ora andiamo sul primo». Un concetto che il francese è pronto a ripetere anche nel post gara, con il viso un po' più rilassato dalla tensione di una partita sofferta, ma vinta con il solito spirito di gruppo: «Quando vedo la mia squadra lavorare ogni giorno, vedo la qualità in ogni punto. Con la sicurezza di aver raggiunto il secondo posto, ora possiamo sognare il primo. Per il momento ci sono 8 punti di distacco con la e 12 punti ancora da assegnare. Loro devono venire qui a Roma e fino alla fine ci dobbiamo credere. Sono felicissimo per la squadra, se lo meritano. Osservo ogni giorno un gruppo unito, forte psicologicamente, che festeggia in campo e nello spogliatoio allo stesso modo».

Per i meriti e i complimenti si potrà ancora aspettare, perché l'ambizione di lo spinge già verso il prossimo obiettivo: «Ora con più calma possiamo cominciare anche ad organizzare e a guardare al futuro, però il mio pensiero adesso è rivolto al Milan. Noi abbiamo ancora fame di vittorie. Ci godiamo questa serata, ma credetemi abbiamo ancora voglia di prenderne altri».

Il merito di un successo va comunque condiviso con tutti, anche con chi in questo momento guarda i propri compagni da lontano. L'allenatore romanista è minuzioso, attento ad ogni dettaglio e non dimentica chi ha contribuito in modo fondamentale a tutto questo: «Dedico l'arrivo in a -ammette - perché sono felicissimo di poterla giocare il prossimo anno insieme a lui». Poi si parlerà anche del suo futuro: «Il rinnovo? Lo ribadisco: sto benissimo a Roma e non mi sembra questo il momento di parlare dei casi individuali, tra cui il mio. Voglio soltanto godermi questa serata, quando vedo la gioia nei calciatori trovo la mia felicità. Li ho già trovati concentrati per la prossima partita».

Probabilmente il miglior modo possibile per migliorarsi e puntare ancora più in alto nella prossima stagione: «Ogni squadra è migliorabile, ognuno di noi è migliorabile». Lo sa bene anche , che alla soglia dei 38 anni tornerà a calcare certi palcoscenici: "Stiamo consolidando una mentalità vincente - ha commentato il numero 10 - essere tornati in è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione».