La penna degli Altri 01/04/2014 10:27
I tifosi si dividono: il sogno vale il rischio di arrivare terzi?
CORSERA (G. PIACENTINI) - Rudi Garcia lo aveva detto sei ore prima del fischio d’inizio della gara del San Paolo: tra Napoli e Juventus farò il tifo per la formazione di Benitez. Perché «finché l’aritmetica non ci condanna, dobbiamo guardare avanti». Dichiarazioni che sembravano fatte soprattutto per tenere alta la tensione dei suoi calciatori e per evitare il naturale senso di appagamento, che sarebbe arrivato una volta dato per scontato il secondo posto.
Invece la vittoria del Napoli ha avuto un doppio risvolto nella corsa scudetto/ Champions League: tenere vive le speranze azzurre di raggiungere la Roma - ieri il presidente Aurelio De Laurentiis ha promesso un premio ai suoi calciatori per il raggiungimento diretto della Champions - e rivitalizzare quelle giallorosse di poter recuperare sulla Juventus. E se anche il direttore generale Mauro Baldissoni ha ribadito che l’obiettivo «è vincere sempre per fare più punti possibili» perché «i conti si fanno alla fine e la nostra motivazione è inseguire la Juventus e non tenere indietro il Napoli», allora significa che a Trigoria ci credono davvero alla clamorosa rimonta. Improbabile, perché la Juventus mantiene 11 punti di vantaggio a 7 giornate dalla fine del campionato (8 per la Roma, che domani recupera la gara sospesa il 2 febbraio contro il Parma) ma non impossibile.
Non tutti, però, la pensano come l’allenatore e il d.g.: nelle radio private e sui social network, ormai vero termometro degli umori della tifoseria, sembrano di più quelli che vedono il bicchiere mezzo vuoto rispetto agli ottimisti. Sono in pochi, insomma, quelli a pensarla come l’ex romanista e campione d’Italia nel 2001 Vincent Candela, che ai microfoni di Rete Sport ha dichiarato: «Ha ragione Garcia, c’è anche lo scontro diretto da giocare alla penultima giornata. Perché non sperare?». Il perché è nei numeri della Juventus, che ha perso due sole partite in campionato e dovrebbe avere dalla sua anche lo scontro diretto, in caso di arrivo a pari punti. Per rovesciarlo, infatti, i giallorossi dovrebbero vincere, alla penultima di campionato, l’11 maggio, con quattro gol di scarto. «Sognare è lecito - è il pensiero di molti -, ma la Juventus non perderà altro terreno ».
Pesano, casomai, i molti fischi che hanno favorito i bianconeri, a detta dei tifosi romanisti, pronti a citare l’ormai famosa classifica senza errori arbitrali di panorama. it. «Saremmo avanti di un punto rispetto alla Juve, con una partita in più da giocare». Ci sono poi quelli, non pochi, che stanno a metà: «Per lo scudetto non c’è più niente da fare, ma il secondo posto non ci sfuggirà perché abbiamo dimostrato di meritarlo». È quello che, più o meno, ha detto Francesco Totti qualche giorno fa. Sempre che, dopo la gara di domenica sera, non abbia cambiato idea anche lui.