La penna degli Altri 08/04/2014 10:14
Giustizia Tv, l’ira della Roma
IL ROMANISTA (D. GALLI) - Alt, stop, fermi tutti, questo è uno scandalo! Il vergognoso linciaggio mediatico di cui è stato oggetto domenica solo Destro per la manata ad Astori, e non Daniele Conti per la gomitata a Pjanic, e non l’impunito Chiellini praticamente sempre, oggi potrebbe far gridare allo scandalo. Mattia rischia una stangata. Rischia, ma purtroppo è una forma di prudenza, diciamo che è abbastanza certa. Mai come stavolta sarà tutta figlia dell’ennesima gogna che ha fatto infuriare la Roma, il processo che ha visto Destro per imputato, la caccia al mostro che ha tenuto occupate le principali televisioni nazionali.
Uno sport molto praticato che ieri ha portato la Comunicazione della società ad alzare la voce. Perché questo è accaduto domenica, perché la sera in una ex regina dei talk show sportivi, dopo il battage pomeridiano nel salotto buono del calcio a pagamento, è passata in secondo piano la meraviglia di una squadra che dopo 32 giornate ha fatto più punti della Roma Campione 2000/2001 in 34. Non s’è parlato praticamente altro che di... altro. S’è discusso, e anche piuttosto animatamente, di questo: del caso Destro, dell’episodio che secondo un notissimo opinionista ha deciso Cagliari-Roma pur essendo accaduto sull’1-0 romanista e non come ha sostenuto in trasmissione sullo 0-0, salvo rettificare ieri, salvo che rettificare non servirà più a nulla perché comunque il danno è stato fatto. Il danno è stato fatto, tanto rumore non è mai per nulla, la Procura federale si è mossa ed entro le ore 16 di ieri, come da norma, ha chiesto l’applicazione della prova televisiva per quel colpo proibito di Destro al centrale del Cagliari.
Vabbé, ma Massa non l’ha valutato? Sì, a parole sì. A parole, il fischietto di Imperia aveva raccontato ai dirigenti romanisti a fine partita che aveva visto tutto, che aveva fischiato il fallo di Destro ad Astori. C’era stata una valutazione del fatto da parte dell’arbitro, e questo aveva rasserenato la Roma. Sarà interessante vedere allora cosa ci sarà scritto oggi nel comunicato del Giudice della Lega di Serie A, Gianpaolo Tosel. Chissà, magari per una volta potrebbe venire pubblicata l’intera testimonianza dell’arbitro. Che chissà, magari, forse, potrebbe avere cambiato idea, potrebbe aver fatto sapere che l’episodio gli è sfuggito, che aveva visto il fallo di Destro e nient’altro, non quindi la manata ad Astori che dovrebbe essere giudicata alla stregua di quella di De Rossi a Icardi: tre turni per «condotta violenta nei confronti di calciatori», recita l’articolo 19 del Codice di Giustizia Sportiva. Tre, che si sommano a quella ordinaria, automatica, che il diffidato Destro avrebbe scontato sabato con l’Atalanta per cumulo di ammonizioni.
La Roma sarà impegnata adesso in una durissima battaglia legale. La linea difensiva della società potrebbe puntare sulla tesi esposta ieri a calcionews24.com dall’agente di Destro, Renzo Contratto: «Il colpo dato ad Astori? Sono cose che in campo possono capitare, è stato un gesto totalmente involontario. Poi i due ragazzi si conoscono e hanno chiarito tutto con serenità». C’è una foto che circola sul web. Immortala Destro e Astori fuori dal campo al termine dell’incontro, uno accanto all’altro, sorridenti, ignari forse del polverone che avrebbe inghiottito di lì a poco Mattia. Se la Roma dovesse perdere tutti i ricorsi, compreso quello auspicabilissimo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, il centravanti di Ascoli tornerebbe in campo contro la Juventus, penultima di campionato. Già, Ascoli. Ieri l’ex allenatore dei bianconeri Bruno Giordano si è scagliato contro Mattia, augurandosi per il romanista «un mese di squalifica». Ex allenatore. È stato esonerato a fine febbraio. E indovinate chi ha preso il suo posto? Flavio Destro. Il papà di Mattia. Curiose coincidenze. Davvero curiose.