La penna degli Altri 28/04/2014 10:03
Conte contro Garcia: «Parole da provinciale noi in vetta da 3 anni...»
GASPORT (Q.A. OLIVIERO) - Per un po’ è stato zitto. Ieri no. Antonio Conte ha risposto duramente alle velate accuse di Rudi Garcia, che aveva rimproverato gli avversari dei Campioni d’Italia di non impegnarsi a sufficienza e perfino alcuni allenatori di fare scelte sbagliate preparando la formazione anti- Juve. Un attacco a cui Conte ha risposto in contropiede parlando senza fermarsi per quasi due minuti. Antonio sorride, poi la faccia si fa seria: «Sono rimasto sorpreso dalle dichiarazioni di Garcia: le ho trovate provinciali. Qualche tempo fa avevo sentito parlare di aiutini e avevo catalogato certe cose tra le chiacchiere da bar. Anche stavolta è così. Sinceramente non penso che il campionato italiano dovesse aspettare Garcia per portare nuovi stimoli a chi affronta la Juve, anche perché Garcia deve sapere che da tre anni la Juve è in testa al campionato: ne ha vinti due oltre a due Supercoppe e adesso è ancora prima. E chi gioca contro la Juve fa la partita della vita. Le parole di Garcia sono anche una grandissima mancanza di rispetto nei confronti degli allenatori che devono scegliere le formazioni, nei confronti dei calciatori che devono scendere in campo, nei confronti delle società che investono soldi per centrare gli obiettivi. E le trovo anche irrispettose nei confronti dei tifosi, perché io non credo che i tifosi del Livorno o del Bologna o dell’Inter (curioso accostamento, ndr) possano pensare che la propria squadra non si impegni contro la Juve. Sono stato abbastanza esauriente: non c’era bisogno dell’arrivo del signor Garcia».
Fastidio Conte avrebbe anche potuto far finta di niente, dribblando la polemica. In fondo a lui interessa vincere: 3 punti oggi e match-ball per lo scudetto contro l’Atalanta; il traguardo è vicino e le parole di Garcia fanno trasparire il nervosismo di chi disputa una grande stagione ma sembra destinato a concluderla senza titoli in bacheca. Però al tecnico della Juve, e per la verità a tutto l’ambiente bianconero, hanno dato molto fastidio le continue frecciate e allusioni provenienti dalla Roma. A Vinovo si fa notare che un campionato da record non merita le provocazioni ricevute da avversari trattati sempre con massimo rispetto nei fatti (la Juve non ha mai attuato un particolare turnover per evitare di favorire la rimonta dei giallorossi, anche a costo di compromettere il cammino europeo) e nelle parole (Conte ha sempre dichiarato aperto il campionato, Buffon e Chiellini hanno ripetutamente applaudito i giallorossi indicando nel loro eccezionale rendimento una delle cause della stagione pazzesca dei bianconeri).
Stimolo Naturalmente Conte ha sfruttato l’occasione anche per mandare un messaggio ai suoi giocatori. Il gruppo della Juve, molto unito e concentrato, non avrebbe bisogno di motivazioni supplementari. Però vedere «sporcato» il cammino quasi perfetto dalle insinuazioni del principale rivale è un ulteriore stimolo a continuare a vincere: per lo scudetto, per l’Europa League e magari anche per i 100 punti. Un numero che sarebbe difficile spiegare con lo scarso impegno degli avversari.