La penna degli Altri 21/03/2014 08:54

«Totti al Mondiale? Parlarne porta male»

prandelli

IL TEMPO (E. MENGHI) - Ai grandi giocatori piacciono i grandi palcoscenici, perciò, aspettando il ritorno in , dove il 40enne Giggs ancora dà spettacolo, sta pensando ai Mondiali. Prima si era nascosto dietro parole di facciata, ma appena è uscito fuori Cesare Prandelli non ha potuto far altro che appuntare il suo nome sulla lunga lista dei sognatori. Solo in 23 andranno in Brasile e il capitano della Roma sarebbe onorato di partecipare alla spedizione.

La premessa è una sola: arrivare a giugno in condizioni fisiche inappuntabili. Il ct azzurro condivide il pensiero del numero 10 giallorosso: «Mi fa enormemente piacere - ha detto ai microfoni di Rtl 102.5 - che uno dei più grandi campioni del dopoguerra, che tuttora gioca, mi dia la possibilità di pensare eventualmente a lui. Questo per me è un atto di grandissima considerazione. I grandi campioni sanno quali sono i momenti giusti per mandare i messaggi».

ha aspettato di guarire dal secondo infortunio stagionale per capire se valesse la pena candidarsi, e Prandelli gli ha aperto un piccolo spiraglio: «Prima dell’infortunio aveva una condizione fisica straordinaria, ora la sta ritrovando. L’età è quella che è, sta dimostrando di reggere i ritmi, ma in Brasile c’è qualcosa di più. Ora, però, lasciamo stare: l’ultima volta che abbiamo parlato di in nazionale si è fatto male». Una corsa sfrenata alla Coppa del Mondo, poco riposo e tanti minuti decisivi, sperando che il traguardo sia il più lontano possibile. Prima di partire, ci saranno due amichevoli utili per chiarire le idee all’allenatore: il 31 maggio a Londra contro l’Irlanda e il 4 giugno con il Lussemburgo (sede in via di definizione).

Una chance in più di ce l’ha l’amico Cassano, che sembrava in rotta con la Nazionale ma poi si è fatto valere in campo: «In questi mesi sta dimostrando di avere una grande condizione e sta bene anche a livello psicologico. Dal punto di vista comportamentale, se c’era qualcosa da chiarire lo abbiamo fatto al tempo giusto. Le valutazioni saranno esclusivamente tecniche». Allora prepara le valigie? No, per lui «non è solo un discorso tecnico, perché da quel punto di vista è inattaccabile». Il dubbio nei suoi confronti è dettato quindi dalla continuità di rendimento che potrebbe offrire in Brasile. «Credo - consiglia l’ex giallorosso Perrotta - che debba essere preso in considerazione se, come ha detto, dovesse arrivare in condizione fisica ottimale. La sua apertura al Mondiale mi ha sorpreso, devo essere sincero. Alla nostra Nazionale non farebbe che bene, e non solo a Prandelli, ma anche al gruppo perché è un ragazzo ben visto da tutti. Porterebbe sicuramente qualcosa in più».

La doppia candidatura di e Cassano è «un bel grattacapo per Prandelli. Per convocare loro due si deve lasciare fuori qualcun altro che magari sta facendo bene. Il ct ha il polso della squadra e sa cosa fare». Il motto di Prandelli è: «Se uno a 32 anni gioca meglio che a 30, perché no?». Chissà se vale anche per chi ne ha 37.