La penna degli Altri 07/03/2014 08:43
Oggi il ricorso: De Rossi spera nello sconto
IL TEMPO (E. MENGHI) - La Roma sta con De Rossi e oggi, alle 14, lo difenderà davanti alla Corte di giustizia federale, a cui chiede di cancellare la squalifica (difficile) o almeno uno sconto sulle 3 giornate decise dal giudice sportivo dopo il pungo del centrocampista a Icardi (più probabile). Il ricorso d’urgenza è stato ordinato subito dai dirigenti di Trigoria, che non hanno visto nel gesto di Daniele la «condotta violenta», punita severamente da Tosel. Si basa principalmente su questo punto il reclamo della Roma, che sarà rappresentata dall’avvocato Conte, dal dg Baldissoni e, forse, dallo stesso De Rossi, intenzionato a difendersi in prima persona: deciderà oggi stesso se andare o no. La speranza di Garcia è di riaverlo a disposizione per la gara con il Chievo il 22 marzo, accorciando la squalifica di una giornata.
Lo stesso chiede l’Inter per Juan Jesus, reo di aver colpito sulla schiena Romagnoli. Le due società sono ottimiste per l’esito dei ricorsi e c’è un precedente che giustifica questa fiducia: il pugno di Ibrahimovic a Marco Rossi (Milan-Bari) era costato 3 giornate, ridotte a 2 dopo l’intervento dei legali rossoneri. La Fiorentina proverà a convincere il giudice a tagliare le 4 giornate inflitte a Borja Valero (una l’ha già scontata), ma le immagini tv che i viola voglio portare non sono ammesse in questo caso, perché il referto dell’arbitro è considerato «prova piena».
Il discorso dei precedenti vale anche per i cori discriminatori: se i pochi tifosi romanisti al San Paolo (circa 300) dovessero tirare di nuovo in ballo il Vesuvio, difficilmente si arriverebbe alla chiusura della Sud dell’Olimpico, perché il caso dell’Inter, che si è vista riaprire la Nord dopo i cori a Torino e a Napoli, insegna che per pochi non è giusto punire molti. A tal proposito, la Roma attende la decisione della Corte sul misunderstanding di Milan-Roma («rossoneri carabinieri» scambiato per «rossoneri squadra di neri»).
La società ha consigliato ai tifosi di utilizzare mezzi propri o pullman per arrivare a Napoli, visto che dopo la gara non ci saranno treni né ordinari né speciali per rientrare nella capitale. Il prefetto di Napoli Musolino ha vietato la vendita e il consumo di bevande in lattina, vetro e plastica (la carta è consentita) da 3 ore prima della partita a 2 ore dopo nella zona circostante lo stadio. Una misura di sicurezza straordinaria per una trasferta mai facile.