La penna degli Altri 02/03/2014 09:50
La Roma frena la corsa
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il quarto digiuno stagionale fa rallentare la Roma nell’anticipo contro l'Inter: 0 a 0 all’Olimpico, risultato giusto. I gol mancano perché l’equilibrio tattico cancella le occasioni da rete. Destro e Gervinho da una parte, Icardi e Palacio dall’altra non riescono a finalizzare. Deludono gli attaccanti e anche l'arbitro Bergonzi che si fa sfuggire colpi proibiti, nelle due aree, di De Rossi e Juan Jesus: entrambi rischiano di essere squalificati. Se Garcia, con i giallorossi per una notte a 8 punti dalla capolista, aspetta di conoscere il verdetto di Milan-Juventus, Mazzarri si accontenta del pareggio e di 8 punti nelle ultime 4 gare.
STRISCIONI E PETARDI La Roma è in emergenza e si vede. Senza i tre terzini Maicon, Balzaretti e Dodò, non c’è gioco sulle corsie. E davanti, con Totti infortunato, è dura. Ecco il terzo pari casalingo, dopo quelli con il Sassuolo e il Cagliari. Al massimo, in questa serata, può andar bene il punto. Dipenderà. Non la partita in una cornice desolante. L’atmosfera dentro l’Olimpico mette tristezza: sono quasi 30 mila i posti vuoti per la chiusura di curve e Distinti Sud. Ameno mille tifosi giallorossi dei tre settori sono fuori dello stadio a far sentire la voce della protesta. Anche per iscritto: l’ultimo stadio di un sistema che fa pietà. Uno striscione pure in Tribuna Tevere, quella che accoglie più gente: basta discriminarci. E, a metà primo tempo, anche quello del settore ospiti: in silenzio per solidarietà, Figc buffoni. Dall’esterno, sempre durante la prima parte, si sentono forti le esplosioni di petardi che rimbombano nello stadio per due terzi senza pubblico.
NERVI SCOPERTI Garcia deve rinunciare in partenza anche a Pjanic. A centrocampo, nel 4-3-3, spazio a Nainggolan, mentre dietro, da terzino sinistro, conferma per Romagnoli. Torosidis torna a destra e davanti, con Florenzi recuperato solo per la panchina, Ljajic nel tridente con Destro e Gervinho. Mazzarri rinuncia a Hernanes che non sta bene, sceglie come regista Cambiasso, ultima partita il 26 gennaio contro il Catania, e per la prima volta schiera Icardi titolare in campionato. La Roma parte convinta e ha subito due chance: punizione di Ljajic respinta da Handanovic e girata al volo di Gervinho bloccata dal portiere nerazzurro. L’Inter, però, sembra più disinvolta: il 3-5-2 si alimenta sulle corsie con Jonathan e Nagatomo vivaci e intraprendenti. Cambiasso imposta e protegge, Alvarez cambia spesso zona e Guarin collabora con le due punte. Palacio spesso parte qualche metro dietro a Icardi per piombare in area all’improvviso. Bergonzi ammonisce poco e fa innervosire i giocatori e i tecnici. Icardi chiede il rigore per una trattenuta di Benatia (15) e si lamenta anche per una manata, sempre davanti a De Sanctis, di De Rossi che rischia la prova tv se il gesto è sfuggito all’arbitro. A fine ripresa stesso episodio, con protagonisti diversi, in area nerazzurra: pugno di Juan Jesus a Romagnoli. L’assistente Manganelli alza la bandierina e fa annullare la rete di Destro: il centravanti è in fuorigioco sul tocco di Nainggolan (32’). In precedenza alto il colpo di testa di Palacio.
QUALITÀ IN CAMPO Il primo tempo offre poche emozioni, anche se l’Inter spinge di più, soprattutto a destra con Jonathan. Dopo l’intervallo, il match sembra simile, almeno fino a quando non intervengono gli allenatori. Comincia Garcia con Pjanic, fuori Ljajic, e replica Mazzarri con Hernanes per Alvarez e più avanti con Botta per Icardi. Le occasioni migliori sono dei giallorossi che, con il bosniaco in campo, passano al 4-3-1-2 e diventano più spigliati. Rolando anticipa Gervinho in area, dopo il cross di Torosidis e la finta di Destro. Ma la palla da tre punti capita sul destro di Pjanic, trovato in area da Nainggolan (30’): grandissima la risposta in angolo di Handanovic. Entrano anche Bastos per Destro e, nel finale, Zanetti per Jonathan e Florenzi per Gervinho. È l’Inter a tentare l’assalto finale, ma la difesa della Roma resta il bunker conosciuto. Solo 2 reti prese all’Olimpico e 11 in tutto. La posizione in classifica dipende proprio dal rendimento di quel settore che per 17 volte non ha subito gol in campionato su 25 partite (20 volte se si contano anche le 4 gare di Coppa Italia).